In Palestina, intanto..
Il "Quilombo trentino-Operazione colomba", desidera manifestare la propria perplessità in relazione al silenzio dei media circa la situazione israelo-palestinese, che in questi giorni ha visto un rapido quanto preoccupante peggioramento.
Nella striscia di Gaza, in particolare nel campo profughi di Jabalia, è in corso un’operazione militare dell’esercito israeliano chiamata "Giorni di pentimento". In otto giorni di attacchi continui e ripetuti dal cielo, dalla terra e dal mare, si sta verificando un vero e proprio massacro della popolazione palestinese; un massacro coperto dall’indifferenza dei media e dal complice silenzio dei governi, incapaci di intervenire per arrestare quello che sta diventando uno sterminio.
In Cisgiordania, Adriano Rossi, volontario dell’Operazione Colomba, è rimasto ferito in seguito ad un’aggressione da parte di un gruppo di uomini incappucciati, mentre con altri due volontari internazionali e due ragazze israeliane di Amnesty International, stava tornando a casa dopo aver accompagnato a scuola alcuni bambini palestinesi di Al Twuani, un villaggio a sud di Hebron.
I volontari svolgono questa attività perché spesso nel loro tragitto verso la scuola, i bambini palestinesi sono oggetto di minacce ed intimidazioni da parte dei coloni del vicino insediamento israeliano e visto che la polizia israeliana (pur avendo promesso protezione ai bambini) non interviene per evitare gli attacchi, gli abitanti hanno chiesto la protezione degli internazionali.
Nello stesso luogo, circa dieci giorni fa, erano stati due volontari americani del Christian Peacemakers Team ad essere aggrediti e feriti da cinque coloni incappucciati.
Il Quilombo, associazione da sempre attenta e attiva nei progetti internazionali e quindi anche in quelli che riguardano la Palestina, esprime preoccupazione e sconcerto per il silenzio dei media nazionali e locali sulla situazione attuale che non vede spiragli di miglioramento se la comunità internazionale non se ne farà carico seriamente e al più presto.