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Nostalgia della SIP

Giovanna Giugni

Sarò forse all’antica, ma rimpiango i tempi in cui un addetto cortese e riconoscibile si occupava del trasferimento della linea telefonica da un’abitazione ad un’altra. Oggi, in seguito al trasloco all’interno della stessa città, con distanze minime e nell’epoca della connessione continua, attendo da più di 10 giorni di essere contattata dal gestore telefonico di cui sono cliente da oltre trent’anni, TIM ex Telecom, per la riattivazione della linea telefonica fissa e del collegamento internet.

Mi sono rivolta ai negozi TIM e ho chiamato più volte il 187, fornendo ogni volta gli stessi dati e ottenendo rassicurazioni di un rapido intervento, che però non si è ancora verificato.

Comincio a comprendere il motivo per cui il telefono fisso ha sempre meno abbonati (che sia una strategia commerciale?) e mi piacerebbe capire come mai la vecchia SIP forniva un servizio più rapido ed efficace di quello attuale, pur in tempi tecnologicamente molto meno avanzati.

Alla luce dei fatti, meglio un monopolista efficace di una finta concorrenza che danneggia noi consumatori, lasciandoci soli davanti a società sempre più grandi, anonime e voraci.

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