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QT n. 7, luglio 2023 Trentagiorni

Il Tirolo rallenta il traffico? In Italia si accelera

A Riva del Garda si sono tenuti i lavori della sedicesima sessione dei tre Consigli di Land unificati. Una delle emergenze da affrontare sono i transiti autostradali lungo la linea del Brennero. Mentre il Tirolo chiede un ridimensionamento del traffico merci, le Provincie di Trento e Bolzano fanno spallucce e sostengono le provocazioni delle Camere di Commercio locali e delle associazioni degli autotrasportatori, che non vogliono limiti né divieti. Questo nonostante le malattie e le conseguenti morti per inquinamento da traffico documentate nei paesi attraversati dall’autostrada siano in continuo aumento.

Il Tirolo del Nord propone il Lufthunderterter (cento all’ora per l’aria)? Impone multe salate per eccesso di velocità calcolate in base alla legge sulla protezione della salute? Oltre confine, al sud, si lascia correre, nel vero senso della parola. Il ministro Salvini sta lavorando per togliere il limite dei 130 Km/h sulle autostrade.

Al Nord si impone il divieto di circolazione notturna per i veicoli pesanti (oltre 7,5 tonnellate)? Una misura ritenuta in Italia limitatrice delle libertà. Così viene inteso anche il divieto di circolazione settoriale, cioè l’impedimento al transito su gomma dei trasporti di rifiuti, ciclomotori, automobili, acciaio.

Immaginiamo come viene accolto in Italia il contingentamento dei transiti; il Tirolo del Nord lascia passare verso sud solo 300 camion all’ora. Solo i verdi dei tre Land sostengono queste misure.

In Italia, Kompatscher compreso, ci si affida invece alla voce grossa del solito Salvini, che sta cercando alleati per sostenere presso l’Unione Europea l’avvio di una procedura di infrazione contro l’Austria.

Il grande Tirolo procede a due velocità. Si rallenta laddove si propone attenzione al territorio e alla salute dei cittadini, mentre a Bolzano e a Trento si liberalizza e si perseguono le orme dello sviluppo insensato. L’accordo rimane utopia, nonostante l’amministrazione di A22 da anni inviti le pubbliche amministrazioni a concedere la possibilità di ridurre la velocità sull’autostrada, anche per il traffico leggero. Novanta chilometri all’ora significa ridurre le emissioni di ossido d’azoto del 30%. L’assemblea dei tre Land, invece, ha deciso di sostenere tempi lunghi: no ai pedaggi ambientali, no alle riduzioni di velocità, sì a un’ottica di gradualità ha affermato Fugatti. Quindi via libera ai camion, a tutte le ore, senza contingentamento: 2,5milioni di TIR all’anno in Autobrennero a questi politici sembrano ancora pochi.