Collaboratore del giornale dall '80, corrispondente dalle valli di Fiemme e Fassa dall'82. Bellunese, migrante inquieto, vive in Trentino da trent’anni. Dopo aver lavorato in fabbrica a Rovereto si è trasferito nei boschi, come boscaiolo prima e poi guardaboschi nel Comune di Moena. Attualmente è in prestito alla CGIL, e come sindacalista coordina la zona di Fiemme e Fassa. Ha iniziato l’attività politico-sociale nei movimenti disarmisti-nonviolenti, con Carlo Cassola per essere costretto ad allontanarsi con l’arrivo nella Lega per il Disarmo Unilaterale, secondo le sue parole, "della prepotenza della pattuglia radicale guidata da Francesco Rutelli". Anche nei verdi identico destino causa "la devastante invadenza di Marco Boato e di alcuni eredi di Lotta Continua". Per una legislatura è stato assessore comunale a Cavalese, poi ha guidato per tre anni Mountain Wilderness Italia, associazione di cui ora è vicepresidente; collabora con Italia Nostra e WWF e nel Forum della Pace rappresenta il Movimento Nonviolento. Insomma, in politica viaggia su più percorsi, ricercando testardamente e forse pateticamente, più che la fedeltà alla sigla, la coerenza fra il dire e il fare. Oltre l’impegno pubblico, i suoi desideri più veri sono altri: la montagna, i boschi, le amicizie, gli affetti.
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