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QT n. 6, 23 marzo 2002 Monitor

Anna Krawtchenko per la Fidapa

Organizzato dalla Federazione Italiana Donne Arti Professioni ed Affari, un concerto della vincitrice del '92 del Busoni, preceduto da conferenza sulle grandi pianiste del '900.

Lunedì 18 marzo alla Sala Filarmonica di Trento abbiamo avuto l’occasione di ascoltare un bel concerto della giovane pianista ucraina Anna Krawtchenko, offerto dalla Federazione Italiana Donne Arti Professioni ed Affari in collaborazione con il Comune e la Provincia di Trento.

L’appuntamento, preceduto da un’interessante conferenza-video dedicata ad alcune figure di grandi pianiste del Novecento svoltasi lo scorso 13 marzo nella nuova sede del Centro culturale "Rosmini", ha voluto recare un tributo all’impegno femminile nella musica. Un impegno quanto mai costante e determinato quello dimostrato da Anna Krawtchenko che, giunta sedicenne nella nostra regione, vinse il prestigioso Premio "Busoni", aggiudicandosi una carriera internazionale tuttora in svolgimento. Sono trascorsi ormai dieci anni da quel lontano 1992, dieci anni di attività concertistica e di costante studio che ci hanno mostrato sul palco della Sala Filarmonica una donna assai diversa dalla timida ragazzina che allora convinse una giuria internazionale con il suo genio. Ma quando il pianoforte comincia a cantare riconosciamo il talento della Krawtchenko, pianista ucraina allieva di Leonid Margarius.

Ben pensato ed interessante il programma del concerto. Cinque Sonate di Domenico Scarlatti ci mostrano le peculiarità compositive di questo fantasioso tastierista settecentesco e, al contempo, l’agilità e il tocco brillante della pianista: una sonata è costruita sulle note ribattute, una giocata sull’arpeggio, l’altra lenta in tono minore, un’altra con un gioco di contrappunto.

Segue il Carnevale di Vienna di Schumann. La giovane pianista dimostra di aver compreso quest’uomo così bizzarro ed umorale nel suo gioco di ritmo esuberante (Florestano) ed intime melodie (Eusebio), prediligendo comunque nella sua personale interpretazione l’esaltazione parossistica delle pagine finali.

Conclude la serata la Sonata in si min di Liszt, meravigliosa quanto imponente pagina del Romanticismo musicale, in cui Anna Krawtchenko esibisce un reale carattere mefistofelico e le doti virtuosistiche proprie della scuola russa da cui proviene.

Ci auguriamo che la Fidapa ed il Comune di Trento possano riproporre in futuro altri appuntamenti musicali di così grande interesse.

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