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Pinter a Cavalese

Stefano Turrini, Nicoletta Del Pero

Il 20 febbraio scorso, l’assessore Pinter ha tenuto a Cavalese un incontro sulla "Proposta di revisione del Piano Urbanistico provinciale". L’impressione è stata quella di trovarsi nel bel mezzo di una lezione in stile tradizionale, con professore in cattedra e studenti-partecipanti inondati di immagini, concetti e schemi riassuntivi. A noi è sembrata una lezione "senza cuore", priva di quella passione e di quella convinzione che, su un tema così importante, ci si poteva aspettare.

Il vicepresidente della Giunta Provinciale, Roberto Pinter (Ds-Solidarietà).

Una certa perplessità c’è stata quando, dalla marea di dati, non si è riusciti ad estrarre chiaramente la "tipologia d’ambito nella quale si identificano la Val di Fiemme e la Val di Fassa": ma la serata non era dedicata proprio a queste due valli?

Cercando di colmare la lacuna abbiamo spulciato nel documento sul Piano Urbanistico Provinciale e, a pag.40, tra i "Sistemi complessi con processi urbanizzativi ad alta pressione sull’intorno", abbiamo trovato Cavalese, la val di Fiemme e la val di Fassa.

Il documento definisce "tali ambiti caratterizzati da processi urbanizzativi o di trasformazione che esercitano pressione sui contenuti naturali anche di alto valore" e che "tali condizioni inducono a promuovere politiche di contenimento delle pressioni trasformative e di valorizzazione delle risorse ambientali e paesistiche"!

I problemi, in teoria, sono ben inquadrati, ma purtroppo si continua a predicare bene e razzolare male.

Infatti, la Giunta provinciale, nella recente Variante al PUP, ha previsto un sostanzioso ampliamento dell’area sciabile del Cermis, per la realizzazione di una nuova pista da discesa che scenderà fino alle rive del torrente Avisio, a quota 850 m.! Pista che va a completare un quadro di ingiustificata ed assurda urbanizzazione della montagna, del torrente, delle sue rive e del suo greto. Pista che, a così bassa quota, avrà sempre a che fare con problemi di innevamento, anche artificiale.

E’ incredibile come si continui a violentare il territorio con simili scempi e poi si scriva, come fa Pinter, di un territorio trentino "bello e fragile", di "una risorsa primaria che va usata in modo sostenibile", stigmatizzando "uno sviluppo disordinato ed intensivo che ha aggredito il territorio, producendo ricchezza ma anche degrado e perdita di identità"!

Sempre Pinter scrive inoltre di "confronto sul territorio con le parti sociali e le amministrazioni locali"!

Ci viene da ridere (o da piangere?) pensando come siano rimaste senza risposta le osservazioni che, ancora nel dicembre 2000, avevamo inoltrato in Provincia sia sulla Variante al PUP sia sulla Variante al PRG di Cavalese, e relative alla questione Cermis.

C’è veramente qualcosa che non si può dire sul Cermis? E quando qualcuno lo dice, e lo scrive, non gli si risponde? Ma che bel confronto, assessore Pinter!