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QT n. 7, 8 aprile 2006 Servizi

Detersivo alla spina per risparmiare, ma non solo

Una pregevole, singolare, iniziativa commerciale.

Non vorremmo fare uno spot pubblicitario ma quando un’iniziativa economica presenta indubbie ricadute positive sull’ambiente e sull’economia domestica, riteniamo sia bene darne almeno la notizia. A Lavis, da qualche mese, presso il negozio Eelettrocentro di via Nazionale, è possibile acquistare diversi tipi di detersivo "alla spina". Il recipiente costa un euro (ma ci si può presentare anche con un proprio contenitore), l’etichetta dieci centesimi; poi basta presentarsi al negozio e riempire il flacone o la tanichetta alla spina con detersivo di buona qualità, altamente biodegradabile e che costa circa il trenta per cento in meno rispetto ai corrispondenti prodotti acquistati imballati nei vari supermercati. Il consumatore, insomma, risparmia sul prezzo pur mantenendo una qualità elevata del prodotto acquistato, perché non paga la pubblicità che, come è sotto gli occhi di tutti, è una componente molto importante per questo tipo di articoli.

Oltre al risparmio individuale, non va trascurata anche la ricaduta positiva sulla minor produzione di rifiuti (flaconi di plastica ed altri imballaggi) che viene assicurata con il metodo di distribuzione alla spina. E’ noto, infatti, che gli scarti di plastica rappresentano più una croce che una delizia nella filiera del trattamento dei rifiuti urbani.

La modalità di acquisto del prodotto sfuso potrà inoltre forse produrre anche qualche emulazione in altri campi della distribuzione commerciale, contribuendo ancora una volta al contenimento della produzione degli scarti a base di plastica. Si calcola che con il metodo di distribuzione alla spina, per ogni litro di detersivo venduto, si può evitare di acquistare e quindi gettare nella spazzatura, un contenitore di plastica di circa 100 grammi. Inoltre, come già detto, il tasso di biodegradabilità dichiarato supera il novanta per cento, contro una media del settanta.

Anche dal punto di vista degli affari le cose sembrano andare bene: il gestore di Lavis, signor Longo, dichiara di commercializzare un quintale di detersivo al giorno senza aver mai speso una lira in pubblicità: si è cominciato con tranquillità, ma poi il passa parola ha fatto la differenza portando ad un aumento deciso delle vendite. Ricordiamo, per quello che vale, a conferma del fatto che il sistema comincia ad essere diffuso, che mentre il sottoscritto raccoglieva in pochi minuti le notizie per stendere l’articolo, numerosi sono stati i clienti entrati in negozio con i loro flaconi vuoti per acquistare il detersivo.

"Millebolle point" è il marchio scelto dagli imprenditori del Nordest che hanno importato dal Nordeuropea il business. In Trentino, oltre che a Lavis, i Millebolle Point sono attivi a Trento, Rovereto, Predazzo, Ponte Arche, Coredo, Storo e Malè. La ditta di Lavis, filiale della casa madre di Trento, ha fatto della lotta all’usa e getta la sua ragione d’impresa: infatti, nel settore dei piccoli elettrodomestici, mano a mano che il consumismo delle merci cresceva e la maggior parte degli artigiani riparatori si trasformava in commercianti, la ditta dei Longo ha tenuto duro continuando ad aggiustare di tutto. E alla fine, pare anche con qualche soddisfazione, visto che l’attività si è andata espandendo.

Dicevamo dei diversi punti vendita presenti in Trentino: potenzialmente importante, per le dimensioni dell’impresa, risulta quello aperto presso la famiglia cooperativa di Storo, della quale è presidente, guarda caso, il corrispondente di QT dalle Giudicarie, Giuliano Beltrami che, stando alla cronaca riportata sulla stampa locale, si è dichiarato particolarmente soddisfatto dell’iniziativa intrapresa.