Menù
Home
QT
Questotrentino
Mensile di informazione e approfondimento
Utente
Cerca

Chi restituisce e chi no

La ex consigliera Margherita Cogo non vuole restituire il vitalizio che sarebbe destinato alle politiche contro le violenze alle donne

Alessandro Giacomini

In concomitanza con la giornata mondiale contro la violenza sulle donne, sono stati aggiornati i dati di chi deve ancora restituire ai cittadini trentini il vitalizio come la legge provinciale del 2014 impone.

L’ex consigliera Eva Klotz ha restituito 435 mila euro, cosi pure le sue colleghe altoatesine Martha Stocker, Maria Rosa Zelger e Rosa Werth, con la richiesta che lo storno sia devoluto ad iniziative contro la violenza al femminile.

Purtroppo però c’è pure un’altra graduatoria, quella di chi non ha restituito nulla; al primo posto della classifica femminile troviamo l’ex assessora Margherita Cogo con 242 mila euro da restituire.

L’ostinazione della politica giudicariese è risaputa, ma noi suoi conterranei non abbiamo perso la speranza che ella entro la fine dell’anno saprà corrispondere il dovuto, magari per attivare nel capoluogo giudicariese di Tione una “casa rifugio “ per offrire alle donne un luogo sicuro in cui sottrarsi alla violenza del partner, che spesso aumenta nel periodo in cui la donna tenta di separarsi. Un luogo in cui intraprendere con tranquillità un percorso di allontanamento emotivo e materiale dalla relazione violenta e ricostruire con serenità la propria autonomia; una struttura che con 242 mila euro sarebbe sostenibile per alcuni anni. Sarà poi nostra cura attivarci perchè tale “casa rifugio” sia intitolata proprio alla signora Cogo.

Ma se ciò non dovesse accadere ed ella vorrà trattenersi quello che non le spetta, sarà altresì nostra cura sensibilizzare le amministrazioni comunali giudicariesi, che ancora respirano quella voglia di giustizia, di attivarsi nel dedicare una targa in memoria dei fatti e di esporla presso gli spazi pubblici cosicché resti a imperitura memoria.

Essa dovrà essere di monito alle future generazioni, perché non sempre una stele ha l’obbligo di ricordare una benemerenza, a volte è più educativo esporre alla cittadinanza un fatto decisamente negativo.

Proponiamo: “Nell’anno 2019, con caparbietà e sprezzo delle istituzioni, la signora Margherita Cogo, nostra conterranea, difese come le mitologiche amazzoni il proprio vitalizio e mai volle restituire ciò che la legge le imponeva. Non la ricorderemo per quello che ha fatto, sarà giudicata per quello che avrebbe dovuto fare”.

Alessandro Giacomini, cittadino giudicariese indignato.

Parole chiave:

Commenti (0)

Nessun commento.

Scrivi un commento

L'indirizzo e-mail non sarà pubblicato. Gli utenti registrati non devono inserire altre verifiche e possono modificare il proprio commento dopo averlo inserito.

Riporta il codice di 5 lettere minuscole scritto nell'immagine. Puoi generare un nuovo codice cliccando qui .

Attenzione: Questotrentino si riserva la facoltà di cancellare commenti inopportuni.