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QT n. 9, settembre 2021 Servizi

In Trentino impazza l’amore “in dating”

Decine di migliaia di uomini e donne si incontrano per fare sesso sul web e fuori. Ma molti si fermano alla videopippa.

Decine di migliaia di trentini cercano l’amore on line. Nel senso che vogliono prendere all’amo lì il loro partner. Ma tra questi, sempre più sono coloro che su Internet cercano solo di acchiappare come dicono i romani, caricare, trovare un compagno per farci all’amore. Per un tempo almeno. E di più, un certo numero di loro, uomini e donne, decidono di farlo direttamente lì l’amore. In video.

Su La Stampa del 17 giugno scriveva Vito Mancuso: “La proliferazione del desiderio caratterizza le persone instabili e immature in balia di sempre nuovi e imprevedibili desideri”. E poi: “Il desiderio è una malattia dell’anima”. E la conclusione: “Il desiderio orientato ed innalzato si chiama aspirazione”. Verso l’Assoluto e l’Estasi quindi. Mentre oggi molti cercano il piacere fine a se stesso: l’orgasmo.

Eravamo soli anche prima del gennaio 2020. Ma l’epidemia di Covid ha chiuso in casa la gente e l’ha isolata. Ciò ha aumentato il bisogno di approcci interpersonali online per squassare la solitudine. Tanti hanno cercato in quel mezzo, più di prima, comunicazione, amicizia o amore. E l’amore, in una percentuale significativa di casi, specie tra i 25 ed i 60 anni, ha voluto dire cuccare. L’eufemismo è quello usato da una pletora di facilitatori che su Youtube ti spiegano (prezzolati o per vivere) i come e i perché del dating, gli incontri tra sconosciuti per via telematica.

Facebook Dating è la piattaforma di incontri che dall’ottobre scorso si è inserita sul mercato e in pochi mesi pare stia spopolando in Italia, togliendo spazi alle altre colleghe, tra cui la prestigiosa Tinder, che si dividono il mercato dell’amore online. Facile pensare che si prenderà la fetta maggiore perché può mettere sul piatto tantissime altre offerte della piattaforma. Tutte quelle di Facebook. E Mark Zuckerberg fa sapere che sono 2,3 miliardi nel mondo gli utenti di questa sua azienda e varie decine di milioni quelli italiani. Fior di studi dicono che sono 9 milioni in Italia i single che stanno cercando un partner, anche col dating e che un terzo della relazioni oggi nasce online. Il 70% quelle degli omosessuali. Altri studiosi prevedono che fra 20 anni i bimbi che nasceranno da conoscenze nate col dating saranno 4 su 10. Chiaro, lo dicono loro.

Anche il Trentino è già corso verso questo approccio all’amore e al sesso. Nel recente passato tirava molto un semplice sito (le piattaforme offrono una serie di servizi, si pensi a tutti quelli che offre Facebook, e li rendono disponibili in un’unica struttura, il sito è solo un insieme di pagine web) che si chiama - altro eufemismo - “Scopamici”. Ma ora chiariamo una cosa. Su questi pianeti online si cerca e si può anche trovare l’amore: quello platonico e che magari poi si coltiverà nella realtà e fiorirà. Esistono fate e principi. Ed è bella la timidezza. E perché molti sono stati castrati dal processo educativo nel loro sviluppo della sessualità. Ma il sesso, pur complicato, è più facile e immediatamente consumabile online. Vi giungi prima e puoi dimenticare presto. Zuckerberg e amici ti offrono molti facilitatori.

Nei filtri che devi proporre all’inizio per entrare in dating basta segnalare criteri di selezione come le tue preferenze erotiche. E sei già nel sesso. La pubblicità, naturalmente. Sbuca ovunque un consiglio, un banner, un prodotto, mille prodotti e mille servizi. Che ti fanno capire che tu puoi arrivare ovunque. E che puoi avere tutto. Consumare tutto. Quasi gratis. Ad esempio, nel sesso, da Fata Morgana a Pippo puoi avere. O i due insieme. Ecco cosa offre una piattaforma: “Se desideri vivere una relazione con una persona molto più piccola o più grande di te, i siti di incontri ti permettono di farlo. Ogni utente è tenuto a dichiarare la propria età reale”. Ma ci sono anche possibilità di ritoccarla, l’età.

Facebook Dating dunque è partita da poco. E dice di aver già creato 1,9 miliardi di incontri nel mondo. L’incontro è definito match, perché tutto nasce negli U.S.A. ed è tutto sportivo. Forse anche i numeri che ti sbattono in faccia sono un poco alla sportiva. Ma sono enormi, anche se dimezzati lo sarebbero.

Vediamo come si fa ad arrivare al match, bello e brutto che tu sia, giovane o vecchio, gay o etero. Se sei su Facebook e hai 18 anni puoi creare un profilo ad hoc. Erediterà nome e età del profilo Facebook. Su cui hai messo quello che vuoi, non quello che sei. E avrai comunque la certezza che parenti ed amici non sappiano, che nessuna attività verrà condivisa su Facebook e tutte le nostre conoscenze virtuali verranno escluse. Dating ha quindi una chat diversa da Facebook. Niente invasioni di campo. Saranno solo i desiderata, tuoi e di chi scegli e ti ha scelto, a far scattare il match. Perché è bello e la piattaforma dice che “vogliamo unire le persone, creare comunità e unire il mondo”. Testuale. Insomma, la rivoluzione. Abbiamo perduto Steve Jobs ma per fortuna c’è Mark Zuckerberg.

L’iscrizione per Facebook Dating si fa su facebook.com/dating. Ci si crea un profilo: non una storia vera, un profilo. Che poi sarà modificabile se vorrai. Nome e età che vengono da Facebook. E delle indicazioni che identificano le persone che vuoi incontrare. Genere, età, gusti. Tendenze sessuali. Poi “chiacchiere” “amicizia” “relazione stabile” “relazione occasionale”. Puoi selezionare tutte le opzioni, ma con l’ultima forse fai prima. Se vuoi cuccare. Quindi la città dove vivi. Se vuoi, di te indichi altezza, professione, figli, grado di istruzione, fumo, alcol, lingue. Quando avrai ultimato la serie di passaggi, Dating diventa parte del tuo account Facebook. Ti appare un cuoricino in cima a destra. Quindi prima potevi chiamare, comprare, informarti, affittare una stanza, assicurarti, votare, fare quasi tutto su Internet. Ma col tuo account ora puoi anche cuccare.

Tu che sei collegatissimo, però, paghi molti dazi, anche se Facebook Dating è totalmente gratuito (altre piattaforme non lo sono completamente).

In attesa di un cuoricino

C’è un motore che mettendo assieme tutti i tuoi interventi sulla macchina, inclinazioni, giudizi, comunicazioni, foto…, ti tiene nella sua mano. Ti seleziona la pubblicità, ti manda le notizie che vuole, te ne nega altre. Ti condiziona. Ti fa consumare e ti usa. Ti tiene per i c…

Ma è bello perché c’è di tutto, da Dostoevskij a Gardaland. Sul dating puoi cambiare di tanto in tanto anche le tue foto, le descrizioni dei tuoi gusti, la professione, l’orientamento religioso. Certo, l’uomo cambia. Tanto per dire che è tutto vero. E per avere più contatti ti colleghi a gruppi: quelli delle moto, montagna, filosofia, cucito o gruppi del mandolino. Sei nel mondo baby, sei nel mondo man. Sei il mondo.

Poi, ecco, la linguetta “persone a cui piaci”: coloro che hanno espresso finalmente la loro preferenza per te. Il cuoricino è arrivato. Scorriamo e consultiamo il profilo di chi ci ha messo i like. Viene fuori la foto e il nome. Mettiamo il cuore anche noi, entriamo in contatto. Consiglio: metti un sacco di cuoricini, vedrai che cucchi. E parte la prima videochiamata e lui ti ha detto come vorrebbe tu fossi vestita e tu gli hai detto che lo vuoi bello prestante. Col moschetto a lucido. O magari che è meglio partire con un caffè. Andrà bene? Poi vi ritroverete fuori se vorrete. Ma molti rimarranno lì, cambiando amici virtuali coi quali fare all’amore.

Forse ha ragione il teologo Vito Mancuso: “L’incremento del desiderio che si espande in una miriade di desideri è quanto ci propone la società in cui viviamo, detta dei consumi, che fa di noi dei consumatori, soggetti che nutrono i più svariati desideri a seconda del momento, degli incontri, dei capricci, delle voglie, delle stagioni e soprattutto delle mode”.

Noi pensiamo anche altro: che ci sia un insieme di uomini, facilitati da scienza e tecnologia, che hanno costruito un corpus che arriva a tutta la nostra comunità, pervade tutta la società. E che ha un fine che non è etico e non è morale e nemmeno scelto democraticamente: il consumo. Che dà profitto. E per il profitto (la pubblicità con Internet ne è il secondo motore) è possibile avvolgere e sedare le coscienze. Le intelligenze. Guidarle dove vuoi.

Comunque la veda Mancuso (“Vi sono filosofie e spiritualità che intendono orientare diversamente il desiderio… non adeguamento al presente, ma utopia di un futuro diverso”), c’è qualcosa di buono nel dating. È immediatamente chiaro se pensiamo a cosa fosse la sessualità nella nostra comunità 50 anni fa e come la manipolassero le stesse filosofie che mirano all’utopia. A partire dal cattolicesimo. Creando sofferenza. Anche importante e duratura.

Certo, un incontro di dating che si ferma in video non è un grande approccio al sesso. Una videochiamata che è una videopippa più che una videocuccata. Non proprio tutto è cambiato rispetto ad una volta.

Ah, il Trentino: 9 milioni in Italia coloro che si soddisfano in amore sui siti di incontri; fatta l’equazione, in Trentino dovrebbero essere più di 80.000. Esclusi bambini, pochi, e vecchi, molti, che hanno pensionato l’amore fisico. Tanta roba, come direbbe una mia amica a cui piace il Dating.