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Il ritorno del “base jumping”

Preceduto da un imponente e significativo clamore pubblicitario, in cui assume particolare rilievo lo spazio concesso dai locali servizi RAI, è annunciato per i giorni 5 e 6 maggio prossimi un "Raduno internazionale di Base jumping" con lanci dal Monte Brento in Valle del Sarca. Per l’occasione è prevista la partecipazione di una troupe televisiva.

Il 6 e 7 maggio 2000 una manifestazione analoga, svoltasi nella stessa località, si concluse tragicamente, e per tale motivo la Giunta Provinciale emanò un divieto di ulteriori lanci. Posto che tale divieto, per discutibili motivi, è venuto a scadenza il 15 aprile scorso, l’annunciato raduno assume un preciso sapore di rivalsa e festeggiamento.

Con un comunicato diffuso in occasione della disgrazia sopra ricordata, il WWF ha reso nota la propria contrarietà ad una forma di svago, qual è appunto il "Base jumping", basata essenzialmente sul rischio personale e sull’emozione che da tale rischio può derivare. È chiaro che un tale giudizio, del tutto negativo, non comporta alcun potere di proibizione attribuibile al WWF né alcuna intenzione coercitiva nei confronti di quanti, a proprio rischio, intendano esercitarsi nei lanci ad apertura ritardata. Rimane tuttavia valida la richiesta, indirizzata lo scorso anno ai responsabili provinciali, affinché al "Base jumping" e agli organizzatori della manifestazione non sia dato alcun supporto finanziario, pubblicitario e organizzativo da parte dell’ente pubblico.

In particolare, chiediamo che in occasione del sopracitato raduno sia vietato, secondo quanto prtescritto dalle vigenti disposizioni provinciali (L.P. 12-VIII-96 n.5) l’uso dell’elicottero per il trasporto in quota dei partecipanti. Per la citata Legge Provinciale risultano infatti vietati, al fine di assicurare la salvaguardia dell’ambiente naturale dell’inquinamento acustico:

1. l’atterraggio e il decollo dei velivoli a motore, nonché il sorvolo a quota inferiore a metri 500, nell’ambito delle riserve naturali e delle aree protette;

2. il decollo e l’atterraggio di velivoli a motore in tutte le zone del territorio provinciale site ad altitudine superiore a metri 1000, nonché il sorvolo delle medesime a quota inferiore a 300 metri dal suolo. E’ inoltre specificamente vietato su tutto il territorio provinciale il trasporto di sciatori con velivoli a motore per la pratica dell’eliski.

Il WWF sottolinea come sottostante al Monte Brento, zona dei previsti lanci, venga a trovarsi il biotopo provinciale delle Marocche, territorio naturale di particolarissimo pregio. Il Monte Brento, da cui gli appassionati del "Base jumping" intendono lanciarsi, è di altezza superiore ai 1000 metri.

Infine, per la sua conformazione, la Valle del Sarca, in corrispondenza delle Marocche, presenta fenomeni di elevatissima risonanza acustica.

Per le evidenti controindicazioni ambientali, la pratica del "Base jumping" può ben essere assimilata all’eliski.

Riprendendo considerazioni già esposte in un comunicato diffuso lo scorso anno, sottolineiamo come la Valle dei Laghi, così ricca di fenomeni naturali e ambienti di valore unico, sia meritevole di altra e ben più attenta cura. Al contrario, del tutto inaccettabili risultano le forme di turismo e di fruizione attualmente preferite e promosse, di nessun contenuto educativo, di basso profilo e strettamente collegate con gli interessi finanziari e consumistici oggi predominanti.

Una volta di più il WWF sottolinea l’esigenza che il turismo trentino sia rinnovato, con ben diversa valorizzazione dello splendido patrimonio naturale e con migliore tutela del paesaggio.

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