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QT n. 14, 14 luglio 2001 Monitor

La gran festa della musica

Dal 21 al 4 agosto Riva non è solo strapiena di turisti abbronzati, negozietti sberluccicanti e di una certa allure da circo vacanziero a mezza strada fra Rimini e Cortina; ma anche luogo di festa per la musica bella. Alcuni docenti dei tanti corsi di Musica Riva (pianoforte, clarinetto, arpa, flauto, oboe, violino, ecc.) si esibiscono, lasciano esibire i propri allievi e invitano amici importanti. In questo modo si ha la possibilità di assistere a degli spettacoli raffinati. Soprattutto in questi ultimissimi anni, quando il Festival, peraltro già consolidato, ha potuto godere dell’occhio di riguardo dell’assessore provinciale alla cultura, il rivano Claudio Molinari.

Si comincia già venerdì 20 luglio, a Trento, con un’anteprima impegnativa. Renato Bruson interpreta i "Kindertoten Lieder" di Gustav Mahler, in un concerto che vede sotto le luci dei riflettori, prima di lui, Alessandro Carbonare al clarinetto nel concerto per clarinetto e orchestra K622 di W.A.Mozart, e dopo Monica Colonna, soprano nella sinfonia n .4 sempre di Mahler. Spettacolo che sarà ripetuto a Riva, il 21, e poi a Vipiteno il 24 luglio.

Domenica 22 luglio, sempre a Riva, una piccola chicca: The Hot Club fa rivivere Django Reinhardt e Stephane Granelli attraverso il loro repertorio jazz anni ‘20. Si tratta della mitica figura di chitarrista, esaltata in uno degli ultimi film di Woody Allen, il migliore del suo tempo, forse il migliore di tutti i tempi. Reinhardt aveva tocco leggero e veloce. Con coraggio gli Hot Club, capitanati da Phil Grispo, si assumono l’onere di diffondere melodie lasciate nel dimenticatoio per troppo tempo.

Altro momento importante sarà il concerto di Andrea Bocelli, il 25 luglio, pur nella talvolta controversa valutazione delle doti del cantante, che può lasciare dubbiosi gli esperti raffinati, siamo di fronte ad uno spettacolo talmente ben concepito (alcune delle arie più commoventi di Verdi) da proporsi come il concerto da vedere quest’estate, anche se non andate a vedere nient’altro.