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Polveri sottili e targhe alterne

Luigi Francesco Traverso

A mali estremi, estremi rimedi. Mi pare giusto. Quando le condizioni dell’aria sono a rischio ed i valori captati dalle centraline superano i livelli di tolleranza, è giusto e doveroso correre ai ripari anche con metodi drastici.

Il Dio della Pioggia non ci aiuta ed allora l’unico modo per mitigare le polveri, e non solo, è quello di ridurre le immissioni nell’aria di sostanze tossiche e nocive limitando l’uso degli automezzi.

E’ un sacrificio che faccio volentieri. A dire la verità non è neanche un sacrificio, in una città dove il servizio di trasporto pubblico è di buona qualità ed i posteggi, gratuiti, sono ben serviti da autobus navetta, anch’essi gratuiti, lasciare l’autovettura ferma un giorno alla settimana diventa facile.

Ho la vaga sensazione però che la limitazione del traffico sia poca cosa rispetto all’inquinamento che deriva dal traffico che scorre sulla A22 e sulla statale del Brennero.

Comprendo le difficoltà di un blocco totale del traffico autostradale e tantomeno lo auspico. Non è neanche pensabile. Quello che però mi mette in pensiero sono le esternazioni fatte sui quotidiani locali, dal sindaco Pacher e dal presidente della Regione Dellai in merito all’apertura della Valdastico. Forse i due maggiori responsabili politici del Trentino non pensano ai ritorni negativi che deriveranno dall’apertura della PI.RU.BI. che adesso chiamano Valdastico.

Ma in fondo comprendo anche loro. Probabilmente nella foga di proporre le grandi opere per il futuro del Trentino non pensano alle conseguenze negative.

Mi sembra di aver capito tra le righe di innumerevoli esternazioni apparse sui giornali che anche l’Aeroporto potrebbe essere un’opportunità: chissà, forse prevederanno le targhe alterne anche per gli aerei, perché, è bene ricordarlo, anche il decollo e l’atterraggio di velivoli comportano la produzione di polveri e di gas di scarico sicuramente dannosi per la qualità dell’aria, per non parlare di inquinamento acustico.

Per quanto mi riguarda, potrebbero anche vietare per sempre l’uso delle auto in centro città, perché non subirei grossi disagi, ma penso anche a coloro che con l’automezzo ci lavorano.

Se questi sono i fatti, mantenere le targhe alterne a Trento mi sembra un gioco od uno scherzo.