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Adriano Goio, la nomenklatura

L'ennesima poltrona per l'ex (discusso) sindaco. Settantenne, incompetente, inaffidabile, ma fa parte del giro degli amici.

In questi giorni l’ex sindaco di Trento, allora Dc, Adriano Goio, è stato nominato, dalla Giunta provinciale, presidente del Corecom (Comitato Regionale per le Comunicazioni). E’ una piccola brutta notizia.

Adriano Goio

Abbiamo già scritto in passato che non abbiamo nulla di personale contro l’arch. Goio. Però: il suddetto, dopo un discusso mandato come sindaco (responsabile dello sfacelo urbano di Trento Nord, sponsor dello speculatore Topolini, amico del tangestista Gentilini) per 14 anni ha occupato, sempre nomina politica, la poltrona di segretario dell’Autorità di Bacino dell’Adige. Dove si è distinto per immobilismo, di fronte al degrado delle condizioni, soprattutto di sicurezza, in cui versa il nostro fiume (vedi Valda, l’ultima trovata di Grisenti e Chi sono i responsabili). Alla fine di due mandati (14 anni), i suoi sponsor politici (il centro-destra, nel frattempo) non gli hanno rinnovato l’appoggio, preferendogli un nuovo nome. Scatenando le ire del Goio, che per dispetto si avvicina alla Margherita (vedi Se 14 anni vi sembran pochi...).

Bene, ora a tale personaggio, ormai settantenne, Dellai affida la poltrona del Corerat (3.500 euro mensili). Competenza specifica dell’uomo: nessuna. Coerenza politica: zero, conta la poltrona.

E allora, che senso ha una tale nomina? Uno solo: noi siamo una casta, il potere ce lo spartiamo tra di noi, le poltrone sono cosa nostra.

Questo è il Presidente della Giunta Lorenzo Dellai. Che pensa che il Trentino si governi tenendo assieme il Festival dell’Economia, cioè l’innovazione e le aperture internazionali, con le più basse pratiche clientelari.

Avrà ragione lui?