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Nestlé: Pacher ascolti l’OMS e l’UNICEF

Rete Lilliput

La Rete di Lilliput del Trentino esprime disapprovazione per la marcia indietro del Sindaco Pacher in merito alla vicenda del boicottaggio all’impresa multinazionale Nestlè, rea di praticare delle politiche di marketing per la promozione del latte in polvere che non rispettano il Codice di Condotta internazionale promosso dall’Unicef e adottato nel 1981 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Dopo il voto positivo lo scorso settembre dell’ordine del giorno del Consiglio comunale di Trento avente per oggetto la campagna di pressione nei confronti della Nestlé, la Rete di Lilliput del Trentino rilancia l’adesione alla Rete Italiana Boicottaggio Nestlè sottolineando come ad oggi non sono venuti meno i motivi del boicottaggio ai prodotti della multinazionale svizzera (in particolare Nesquik e Nescafè, in quanto prodotti di punta e quindi più sensibili).

Come associazioni trentine aderenti alla Rete di Lilliput, impegnate per un’economia di giustizia, chiediamo al Sindaco e al Consiglio comunale di Trento di incontrare oltre ai responsabili della multinazionale incriminata anche i referenti della Rete Italiana Boicottaggio Nestlè (www.ribn.it) e i rappresentanti italiani di Unicef Italia o dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, e ci rendiamo disponibili ad aiutarne l’organizzazione. Chiediamo inoltre che vengano mantenuti saldi i punti dell’ordine del giorno votato in Consiglio comunale rispetto alla non sponsorizzazione da parte della Nestlè di iniziative promosse dall’amministrazione comunale allargandolo a tutte le multinazionali che sono sotto boicottaggio internazionale quali Bayer, Coca Cola, Nike, Mc Donald’s, Philip Morris, Danone e altre ancora.