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Una città vivace ma impegnativa

Vivere e lavorare a Londra

Isabella Beltrami
Londra, case vittoriane

Le esperienze che ho maturato in questi mesi mi impediscono purtroppo di restituire quella fotografia fresca e candida di Londra che avevo costruito nella mente prima di poterla chiamare mia. Le mie aspettative non erano che un pentolone di interpretazioni, condite con un’ingenuità di cui in tutta sincerità un po’ mi vergogno.

Ero già stata a Londra in veste di turista e pensavo che visitarla mi avrebbe aiutata ad arricchire di dettagli quella che definirei una brusca virata nella mia vita, una spinta in avanti alla ricerca di una sfida stimolante. L’imponenza della realtà con cui invece mi sono confrontata ha lentamente ribaltato molte delle mie convinzioni, e mi si sono affacciate tutta una serie di possibilità e conseguenti scelte che hanno contribuito a ramificare la mia consapevolezza e senza le quali ora mi sentirei incompleta.

Io e il mio compagno, Alfredo abbiamo sempre sentito il bisogno di stimoli forti che permettessero alle nostre abilità creative di maturare e trasformarsi in una professione, e abbiamo così deciso, nel luglio 2011, di incastrare la nostra vita in due valigie e due computer e partire.

Abitiamo a Peckham, un quartiere un tempo residenziale a sud-est di Londra che ha subito un forte degrado negli anni Settanta a causa della massiccia immigrazione di intere comunità e dell’alto valore di disoccupazione di quegli anni.

Grosso modo il 50% della popolazione di Londra è costituita da stranieri. La percezione che ho avuto nell’osservare questa realtà multiculturale è che nessuna delle comunità (nigeriani, pakistani, irlandesi, caraibici, indiani, cinesi, turchi, spagnoli, neo-zelandesi, italiani, francesi... e potrei continuare all’infinito) abbandona completamente i propri costumi, ma porta con sé parte della propria cultura e la condivide, nel bene e nel male, con tutte le altre.

Per fronteggiare una simile diversità, lo Stato offre infrastrutture di base e servizi primari (come scuole, stazioni di polizia, trasporti efficienti, Job Centres) e infrastrutture sociali atte ad incentivare lo spirito imprenditoriale del cittadino, che vede nell’affluenza continua di persone diverse un ghiotto business.

Speculazione e ristrutturazioni

Non sembra esserci una regolamentazione precisa nel campo immobiliare: il prezzo delle case varia a seconda della zona, ma il rapporto qualità/prezzo esiste soltanto una volta superato un certo budget. Indipendentemente dalla zona, è necessario verificare che le case siano in buone condizioni: molti quartieri infatti sono costituiti da villette in stile vittoriano (con moquette, bow-window e tutti i crismi) costruite nel dopoguerra, le cui tubature e infissi però lasciano parecchio a desiderare. La costante domanda nel campo immobiliare ha impigrito i proprietari delle case, i quali, per lucrare sugli affitti, alzano pareti e dividono gli appartamenti in piccoli “studio flats” che a stento soddisfano le condizioni di abitabilità, per poi affittarli a delle cifre improponibili.

Con una buona dose di pazienza e un pizzico di fortuna si trovano però anche delle ottime soluzioni in zone residenziali non lontane dal centro.

C’è una volontà ammirabile di rendere abitabili tutte quelle strutture che anni addietro erano adibite ad altro,come capannoni, chiese, fabbriche e magazzini che, grazie alla loro struttura particolare, si trasformano in abitazioni uniche nel loro genere.

Le dimensioni reali della città sono a malapena percepibili grazie ad una fitta (ma costosa) e rapida rete di trasporti che si spinge fino alla Zona 6, l’estrema periferia.

È stata sviluppata una solida campagna di affissione tesa a sensibilizzare tutti coloro che fanno uso dei mezzi pubblici sul rispetto di alcune semplici regole che mirano a rendere la convivenza un’esperienza priva di stress o divergenze d’opinione.

Opportunità e sacrifici

Brick Lane

Le possibilità a livello lavorativo sono direttamente proporzionali alla qualità della lingua parlata e scritta,;il continuo afflusso di culture diverse rende le abilità comunicative una caratteristica indispensabile, nonché particolarmente apprezzata a qualsiasi livello.

L’ambito lavorativo ha dell’incredibile; la crescita professionale è talmente rapida da trasformare qualsiasi lavoro in una prospettiva di carriera all’interno della compagnia. Ci si sente parte di un insieme denso fatto di persone che entrano ed escono lasciando rispettosamente il posto al “nuovo” e trasformando la città in un nucleo pulsante di possibilità e prospettive.

Ogni scelta diventa cruciale perché parte di un percorso che non lascia spazio alla riflessione, ma che ti descrive fortemente in quanto individuo.

Positive attitude, energia ed entusiasmo aprono molte porte. Le ditte offrono una progressione rapida, ma chiedono in cambio una dedizione che spesso non lascia spazio a nient’altro. Tutto ruota intorno a delle piccole scelte che si possono poi rivelare cruciali se fatte con intelligenza.

Si ha la sensazione di avere a che fare con un ingranaggio pulito e ben oliato, non ci si incastra in favoritismi o compromessi: se sei un elemento positivo ottieni quello a cui ambisci in tempi relativamente brevi.

Gli stipendi di un primo impiego sono buoni ma non sufficienti per poter coltivare più interessi o avere un appartamento proprio. La crescita professionale chiede di caricarsi di molte più responsabilità, spesso senza un tornaconto a livello economico e questo è per molti causa di stress e frustrazione.

L’ambito creativo offre la possibilità di affrontare il mercato con le proprie idee e progetti: è sufficiente dichiarare l’inizio della propria attività all’ufficio delle entrate.

Nel suo apparente ordine formale, infatti, Londra nasconde tanti piccoli microcosmi apparentemente fuori controllo che offrono prodotti di ogni genere: dal cibo ai tessuti, da vestiti usati a vecchi mobili. L’imprenditoria giovanile esplode con piccoli showroom di moda, gallerie d’arte, laboratori creativi e locali notturni.

Le zone alternative come Brick Lane e Shoreditch diventano una passerella; è una guerra di stile che attira l’attenzione dei bloggers i quali non perdono certamente l’occasione di farsi pubblicità fotografando e intervistando quelli che, fra molti, attirano l’attenzione con i loro outfits.

Londra, insomma, è una città che offre molto a chi, con pazienza e sacrificio, è disposto a mettere da parte una vita tranquilla e priva di stress per ritagliarsi uno spazio in un universo fatto di scelte repentine e tempi stretti, ma anche di stimoli che ti permettono di guardare avanti con serenità e fiducia.

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