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Lega: dopo il maiale, la bufala

Col passare degli anni si va diffondendo in Italia l’attivazione di corsi di lingua araba, frequentati sia da italiani che da figli di immigrati, desiderosi che i loro bambini mantengano un qualche legame con la terra di origine. Il fatto che negli Stati Uniti, per analoghe ragioni, stia crescendo il numero di italo-americani che studiano la lingua dei loro nonni, ci sembra bello, ci inorgoglisce, ma - come ci spiega un anonimo su un blog de “Il Giornale”, è assolutamente fuorviante “paragonare gli italiani immigrati in America con questi bastardi terroristi”. Così, i leghisti vigilano e protestano, soprattutto quando i corsi di arabo (o di cinese, anche se poco collegabili, in questo caso, al terrorismo islamico) sono ospitati in una scuola.

Ma assai più grave è quanto successo a Riva del Garda, dove, secondo le informazioni in possesso del segretario trentino della Lega nonché consigliere provinciale Maurizio Fugatti, alle scuole medie “Damiano Chiesa” di Riva si progetta di inserire ufficialmente l’arabo “come terza lingua obbligatoria a partire dal 2016”. Una notizia “allarmante”, che merita dunque una interrogazione in Consiglio.

L’idea è effettivamente audace, anche se, pensando al futuro di questi ragazzi, è indubbio che la presenza in un curriculum della conoscenza dell’arabo o del cinese rappresenterebbe un notevole vantaggio.

Ma purtroppo nello scoop di Fugatti non c’è niente di vero. E così, dopo che si è sgonfiata la faccenda del dondolo-maialino (vedi nel numero scorso di QT), ecco un’altra bufala leghista, ancor più corposa della precedente.

Dopo aver chiarito che non è possibile introdurre nell’insegnamento scolastico altre lingue che non siano il tedesco o l’inglese, dall’interno della scuola provano a capire come possa essere nata la panzana e spiegano che nel corso di una riunione “un’insegnante ha fatto presente la possibilità di valutare che avvisi e comunicazioni fossero predisposti anche in altre lingue, in base alle etnie presenti nella scuola” e forse “chi ha passato l’informazione al consigliere probabilmente non ha capito nemmeno di cosa stavamo parlando. A parte il fatto che non avremmo neanche le risorse per questo, in quella riunione non si è mai discusso di corsi di arabo”. Insomma, “un granchio colossale”, “qualcosa che rasenta il ridicolo”.

È auspicabile, a questo punto, che Fugatti valuti con maggior attenzione le informazioni da cui trae spunto per le sue interrogazioni, per non intasare di fanfaluche i lavori del Consiglio provinciale.

Più reali sono senz’altro i numerosi furti che, in quel di Mezzocorona, hanno indotto il locale segretario leghista a riproporre l’antica ricetta delle ronde: “Ci faremo carico di pattugliare le vie del centro, non appena riceverò le necessarie autorizzazioni, specie nelle ore del tardo pomeriggio, quando sono segnalati strani e sconosciuti individui aggirarsi tra le case più isolate” - proclama Denis Paoli. E un anonimo presunto padano, più realista del re, rilancia entusiasta: “Spranghe di ferro se incontriamo questi tizi (gli “strani e sconosciuti individui”, n.d.r.) e lasciarli per terra!”.