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“Made in Math. Scopri la matematica del mondo”

La regina delle scienze alla prova del nove

Diciamocelo subito: l’idea di avvicinare le persone comuni, i non addetti ai lavori ad una materia spesso ritenuta ostica come la matematica – obiettivo dichiarato della mostra “Made in Math. Scopri la matematica del mondo” - non sembra lì per lì un’impresa facilissima.

La materia in questione infatti, autentico incubo per molti, è spesso associata a un inglorioso passato fatto di insuccessi, ansie e frustrazioni scolastiche. La mostra, inaugurata il 26 febbraio al MUSE di Trento dove rimarrà fino al 26 giugno, si pone proprio questo obiettivo: avvicinare soprattutto i meno esperti ad una materia spesso incompresa, temuta e che pure ha molti crediti da vantare presso le altre discipline – per le quali è un’essenziale base d’appoggio – e che trova applicazioni infinite nella società contemporanea: la matematica è dappertutto, oggi più che mai.

La mostra si apre con un interrogativo, scritto su una parete dell’esposizione: cosa fa il matematico?

La risposta che possiamo dedurre dal percorso che ci viene presentato è che il matematico si occupa di affrontare e risolvere problemi mediante un linguaggio specifico, quello della matematica. In un percorso che è insieme logico e cronologico, partiamo dal concetto di numero e lungo il cammino ci imbattiamo nelle figure di Fibonacci e Tartaglia, incontriamo i primi modelli matematici, la prospettiva, la cartografia e poi via fino ai dibattiti correnti sullo spazio a quattro dimensioni.

Abbiamo così una panoramica della storia della matematica in Occidente e in Italia in particolare, ma allo stesso tempo capiamo come questa materia sia da sempre una fonte a cui attingere per risolvere problemi in ambiti diversi. Basti pensare all’arte pittorica, dove grazie a figure poliedriche come il Brunelleschi, Leon Battista Alberti o Piero della Francesca, abbiamo avuto durante il Rinascimento uno sviluppo della tecnica prospettica basata proprio sulla matematica e sui principi della geometria euclidea.

Il percorso è interattivo e pensato in modo da coinvolgere un pubblico anche non esperto. Inoltre saranno proposte una serie di iniziative collaterali, come le sette conferenze sul ruolo dei matematici nella ricerca scientifica e nell’innovazione tecnologica, le “Pillole di matematica” di Andrea Matiacic (il docente universitario noto per la sua collaborazione alla trasmissione “Affari tuoi”), le visite guidate e le attività di origami.

Credo che servisse proprio una mostra per ricordarci un pezzo di storia spesso in ombra, ma anche per tenere a mente che la matematica è il tessuto connettivo su cui si muove una fetta crescente della nostra società tecnologica e multimediale. Ma c’è di più: a ben vedere, la matematica, in quanto espressione del pensiero scientifico e razionale, è una parte fondamentale di ciò che noi tutti chiamiamo cittadinanza.

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