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Le fonti del signor Sindaco

Breve riepilogo della vicenda. Qualche tempo fa il sindaco di Borgo Valsugana, Fabio Dalledonne, inserisce nella sua pagina Facebook il riassunto di una notizia tratta dalla pagina Facebook italianiunitiperlapatria: “Marito torna a casa dal lavoro, trova la moglie a letto con un extra-comunitario e li massacra di botte” e vi aggiunge un eloquente commento: “Come dargli torto...”.

La cosa rimane ristretta entro la cerchia dei suoi “amici”, ma l’8 marzo (data evidentemente scelta non a caso), qualcuno rende pubblica la cosa, riportandola sulla pagina Facebook di Sei di Borgo se. A questo punto se ne occupano anche i giornali e scatta, sacrosanta, l’indignazione generale. Solo allora il sindaco si rende conto di averla fatta grossa; accenna una maldestra difesa (“Il fatto di non dare torto era solo chiaramente e umanamente riferito alla rabbia che uno può provare ma non certo un atto di approvazione delle azioni conseguenti... Ho pensato, sbagliando evidentemente, che la sospensione della mia affermazione seguita dai puntini bastasse a chiarire che non condividevo”, ma poi si profonde in scuse ai cittadini, ai propri familiari, ai dipendenti comunali, ai consiglieri: “Ho sbagliato, sono stato ingenuo”. Si dice “dispiaciuto e amareggiato per aver commesso, maldestramente e stupidamente, un tale errore”.

Ma qual è l’errore, la “gravissima ingenuità” di cui si auto-accusa? Di aver detto una cosa sconveniente di cui però è convinto? Di non essersi fatto capire? Ma, si chiede retoricamente un lettore, “se non veniva pubblicata la cosa, il sindaco chiedeva scusa lo stesso?

Fin qui quanto si è appreso dai giornali. Ma la faccenda va oltre.

La notizia in oggetto circola in rete da un paio d’anni, saltellando da un sito di notizie all’altro: italianiunitiperlapatria l’ha ripresa da webitalia360.com, ma già si poteva leggerla, nel 2016, su viavviso.com, che a sua volta l’aveva tratta da mafia-capitale.it; quest’ultima - e siamo finalmente al capolinea - citava come fonte il quotidiano il Tirreno. Che però non l’ha mai pubblicata.

Ciliegina sulla torta, le foto dei due fedifraghi. Il volto della donna, che appare pesantemente tumefatto, non è quello di una casalinga inquieta: appartiene ad Alexandra Sereda, top model che nel 2014 era stata pestata dal compagno Pavel Ushanov, famoso milionario russo, vicenda raccontata a suo tempo dal Corriere della Sera.

E l’uomo? È effettivamente un marocchino, tale Bouchaib Abbidi, impossibilitato però a molestare le femmine ariane in quanto condannato nel 2014 a 16 anni di carcere per un omicidio avvenuto a Ferrara. Quanto al marito cornuto, questi creatori di notizie non ce ne mostrano la faccia; sappiamo solo che G. S., qualora fosse esistito, sarebbe stato un agente di commercio di 45 anni.

Concludendo, la notizia non è semplicemente “poco attendibile”, come scrivono L’Adige e il Trentino: è una bubbola integrale, tipica dei siti sopra citati, tutti rigorosamente destrorsi e impegnati a suscitare con ogni mezzo l’odio razziale, nonché a diffondere clamorose barzellette pseudo-scientifiche.

Ecco qualche esempio tratto dal “notiziario” seguito dal sindaco Dalledonne: “In pensione con solo 5 anni di contributi? Vale solo per gli immigrati”. “Modena, il sindaco PD regala la benzina alle famiglie rom per portare i bambini a scuola”. “Come mai i bambini delle mendicanti dormono tutto il giorno? La verità è sconvolgente”. “Abbiamo il diritto di vivere in un mondo sicuro, privo di scie chimiche. Tutti hanno il diritto di sapere”. “I segreti dei Gratta e Vinci: ecco come riconoscere il biglietto vincente”. “Bicarbonato + limone. Ecco cosa succede mischiandoli. La Sanità non diffonde la notizia perché la soluzione è troppo economica?”; e per quest’ultimo caso spieghiamo che quella miscela, un semplice, noto anti-ossidante, è qui presentata come farmaco anti-cancro...

Tirando le somme, Fabio Delledonne ha idee retrive sui rapporti uomo-donna, nel migliore dei casi non sa farsi capire, raccoglie informazioni su siti screditati, si beve le panzane che legge e quando lo prendono in castagna fa delle marce indietro poco credibili come i peggiori politici.

Perfino in tempi così squinternati da un sindaco dobbiamo pretendere un po’ più di classe.

P.S. Non vogliamo farci belli col lavoro degli altri: lo smascheramento di questa, come di altre bufale che compaiono su giornali online è meritoria opera dei volontari del sito bufale.net.