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Quando si fanno politiche di destra...

Enzo Sevegnani

Mi auguro che l'articolo scritto dall'amico Walter Ferrari e pubblicato sul numero di luglio/agosto di QT, abbia aperto gli occhi a qualcuno a sinistra su qualche dirigente (leggasi Olivi) e su qualche funzionario sindacale (nella fattispecie Zabbeni), che hanno spudoratamente appoggiato, anzi, direttamente partecipato alla stesura di una legge esclusivamente a vantaggio degli imprenditori del porfido, contro gli interessi dei lavoratori e dell'intera collettività. Non è un caso se la sera stessa dell'approvazione della legge, i signori del porfido si siano ritrovati a festeggiare nell'abitazione di uno di loro, ebbri di entusiasmo e soddisfazione: le concessioni delle cave nessuno gliele avrebbe mai più portate via. E che i lavoratori si sarebbero trovati in enorme difficoltà ce lo ha confermato qualche mese fa uno di loro, allorché ci riferì le testuali parole: "Il combinato disposto tra la legge Olivi ed il nuovo contratto del settore firmato due anni fa ci ha relegati ad essere trattati come schiavi del 2000".

A proposito del contratto (per chi fosse interessato), Walter Ferrari ed io scrivemmo un un articolo per QT sul numero di maggio del 2018. E rispetto a quello che facemmo pubblicare allora, si può aggiungere che gli operai che firmarono quell'accordo (ovviamente su dettatura dei sindacati) erano, o imparentati direttamente con gli imprenditori, o affini politicamente alla destra leghista che di lì a poco avrebbe governato il Trentino.

Alessandro Olivi

Per questo mi vengono i brividi venendo a sapere che Zabbeni (allora responsabile sindacale del settore) diventerà probabilmente segretario provinciale della CGIL. E per quanto riguarda Olivi, se la sua strategia era, con la legge sul porfido, di recuperare voti a sinistra, sappia che ha sbagliato tutto! Non per niente la sola Lega ad Albiano alle ultime Provinciali del 2018 prese il 57% dei consensi e nei comuni limitrofi il risultato fu più o meno lo stesso. D'altronde, quando proponi politiche di destra, gli elettori premiano sempre l'originale.

Non che nel resto del Trentino le cose vadano diversamente. Sembra quasi che il centrosinistra abbia rivolto lo sguardo solo verso Trento, Rovereto, Arco, Riva, dimenticando completamente le Valli: dalla Val di Non alla Val di Sole, dalla Valsugana alle Valli di Fiemme e Fassa, la Lega (e la destra in generale) domina e vince, compresa naturalmente la mia Val di Cembra.

Nel distretto del porfido, a dir la verità, i cavatori hanno sempre orientato il loro voto a seconda delle convenienze: prima la DC di Piccoli e Kessler, poi il PATT di Pruner e Casagranda, poi sempre la DC di Angeli e Malossini, ora la Lega di Fugatti e Savoi; e a livello nazionale trovarono in Berlusconi il loro profeta. Quanti di loro, grazie al ministro Tremonti e ai suoi condoni, hanno sanato abusi edilizi a fianco del biotopo di Monte Barco?

Non che le Amministrazioni provinciali guidati da Dellai e Rossi abbiano mai intralciato le speculazioni dei porfidari, anzi, hanno chiuso entrambi gli occhi su tutte le loro malefatte e i danni arrecati, sia dal punto di vista sociale (vedasi condizioni dei lavoratori), sia da quello ambientale ("Sembra un paesaggio lunare" ha commentato qualcuno che ha visto le cave qualche anno fa).

Politiche che si ispirano alla destra, si diceva. Non c'è più nessuno che si rechi sui posti di lavoro, spariti dalle fabbriche, dai cantieri, dalle cave di porfido sia i nostri amministratori provinciali sia gli stessi sindacati. Gli unici (e li ringrazio) che almeno sulle cave si son fatti vedere in questi anni sono stati i 5stelle. E la Lega, col suo populismo, la sua demagogia, la sua violenza verbale.

D'altronde Savoi qualche anno in cava ci ha lavorato, e già allora (così mi disse un operaio che lavorava con lui), era "il galoppino" degli imprenditori.

La Lega, quindi, sa come muoversi. Ad esempio, la scelta opportunistica di organizzare sedute della Giunta Provinciale nei vari paesi del Trentino, è quasi una garanzia, secondo me, che elettoralmente darà i suoi frutti. Conosco infatti molti operai, anche delegati sindacali, che votano Lega, se non addirittura partiti ancora più a destra.

Esautorate le scuole di formazione politica, spariti i congressi di partito e le conferenze programmatiche, evaporate le ideologie dentro i partiti e dentro i sindacati, ci sono solo funzionari che pensano soprattutto al loro tornaconto.

Tornando a monte: perché Olivi, perché i sindacati hanno elaborato una legge sul porfido tutta a vantaggio degli imprenditori e mettendo i lavoratori nelle condizioni più disumane possibili? Io ho provato a dare una spiegazione. L'augurio è che dalla sinistra presto escano forze giovani che espellano con le idee ed il dinamismo quei dirigenti che di sinistra non hanno proprio un bel niente, ma che anzi hanno approfittato per salire sul carro allora vincente per coltivare le proprie amicizie e le proprie clientele.

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