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Social Commerce: la comodità e i rischi

Per i consumatori con le opportunità si moltiplicano anche i rischi, in particolare legati alla trasparenza ed alla tutela della privacy

CTCU (Centro Tutela Consumatori Utenti)

Il cosiddetto social commerce è una rivoluzione che è già partita, con molte imprese, anche piccole, che puntano a vendere direttamente attraverso le reti sociali. Per i consumatori tuttavia, di pari passo con le opportunità, si moltiplicano anche i rischi, in particolare legati alla trasparenza ed alla tutela della privacy.

Giulio vede sul profilo social di un amico un paio di sneaker che gli piacciono e mette un like sul post, con il tag della marca delle scarpe. Nei giorni successivi l’algoritmo del social network gli propone una selezione di post basata sui suoi click. Giulio viene quindi in un attimo reindirizzato ad uno shop sponsorizzato del social che vende le stesse scarpe. Un paio di click e l’ordine è fatto, senza uscire dalla piattaforma.

Il social commerce, che ha già preso piede in particolare nel mercato statunitense, consiste sostanzialmente nella pubblicizzazione e commercializzazione dei prodotti attraverso le reti sociali, invece che attraverso i siti aziendali. Facebook e molte altre piattaforme online sono già pronti per supportare la rivoluzione del social commerce, lanciando le loro rispettive sezioni dedicate.

La differenza con l’e-commerce più tradizionale sta nel fatto che gli acquisti (così come il pagamento) vengono effettuati direttamente all’interno dei vari social network.

La potenziale diffusione di tale modalità di vendita è enorme, dato che consente ad ogni impresa, anche di piccole dimensioni, di accedere con costi quasi nulli al mercato della vendita online. Ma cosa cambia per i consumatori?

La rivoluzione non riguarda solo le aziende, ma anche, per non dire soprattutto, i singoli consumatori e il loro approccio agli acquisti. Il marketing e la promozione dei prodotti da acquistare verranno infatti veicolati direttamente dalle ricerche sui social network effettuate dagli utenti. Semplicemente scorrendo sul proprio smartphone le foto o i tag di interesse (i famosi # hashtag), l’utente potrà cliccare sul prodotto che sta guardando, magari indossato dal suo influencer preferito, e trovarsi a comprarlo senza passaggi intermedi e senza uscire dalla piattaforma.

Quali sono le preoccupazioni legate al social commerce e a cosa devono fare attenzione i consumatori?

La facilità di acquisto può portare ad abbassare la guardia. È assolutamente indispensabile verificare sempre da chi si acquista quando si compra online, dato che il social network che ospita la transazione non è il venditore, ma ospita venditori terzi. Un’altra preoccupazione è legata alla privacy, nell’ambito di un marketing sempre più personalizzato. Il singolo utente si trasforma in un bersaglio, attraverso le informazioni che egli pubblica sui social network ed i suoi click nella rete. Il rischio è di finire oggetto di marketing aggressivi o, nella peggiore delle ipotesi, di vedersi rubare i dati sensibili o di pagamento.

È importante, che i consumatori sviluppino una certa coscienza riguardo al valore economico che i loro dati hanno per le aziende, al fatto che i dati personali pubblicati su Internet aiutano le imprese a poter commercializzare i loro prodotti in modo mirato e che allo stesso tempo questi dati possono anche essere rubati e utilizzati da truffatori.

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