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Ancora sull’aeroporto

Noi abbiamo ereditato una situazione molto confusa, dal punto di vista gestionale e tecnico; e finanziariamente molto pesante " afferma il presidente Giorgio Oss Papot. E' una conferenza stampa della Società Caproni, quella che gestisce l'areoporto di Mattarello. E Oss Papot non ci sta a che il suo operato sia confuso con quello dei predecessori: "questo consiglio di amministrazione non ha niente a che fare con il precedente; non è fatto dei 'soliti noti ', anzi di 'soliti noti' ce n'è uno solo" il riferimento è a un nostro articolo, dove avevamo indicato il cda della Caproni come composto dai soliti nomi; e in effetti c'è un unico 'solito nome' rimasto, l'immarcescibile Marco Oreste Detassis. E infine la presa di distanza più decisa: "abbiamo rifiutato di effettuare il raddoppio del Museo dell’Areonautica, per quanto già approvato dal precedente cda."

Diamo quindi a Cesare quel che è di Cesare; e all'attuale cda dell'aeroporto il merito di aver tagliato i ponti con la precedente gestione, finita nel mirino della magistratura.

Rimangono però due questioni sul tappeto, le più grosse.

La prima è l'anomalia di un cda che viene nominato dalla Provincia per gestire una struttura in base - è presumibile - ai vincoli stabiliti (l'attuale piano dei trasporti, che identifica l'aeroporto come turistico e non commerciale) e che invece fin dall'inizio ritiene che tali vincoli siano insopportabili. "Lo statuto della Caproni prevede lo sviluppo dell'aeroporto in direzione commerciale, e a tale statuto noi dobbiamo obbedire", risponde Oss Papot. Bene, ma allora la Pat che fa? Nomina uomini per gestire secondo certi obiettivi una struttura, che nel suo statuto prevede altri obiettivi, confliggenti con i propri? Non è una situazione che per forza porta a confusioni e conflitti?

Seconda questione, il deficit. Attualmente, con l'aeroporto turistico-sportivo, che può avere entrate minime, c'è un deficit annuale di 500-600 milioni, "insostenibile" come dice Oss Papot. Per questo si propone l'apertura dell'attività commerciale, degli investimenti di alcuni miliardi... e poi? "Il deficit dovrebbe ridursi a 200-300 milioni, non è pensabile il pareggio". Ma allora il gioco vale la candela?

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