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QT n. 1, 12 gennaio 2002 Servizi

L’assessore: “Abbiamo fatto un buon lavoro”

Dei rilievi, anche duramente polemici, dei consulenti del Prg parliamo con l’assessore e vicesindaco prof. Alessandro Andreatta.

Alessandro Andreatta (Margherita), vicesindaco di Trento e assessore all'Urbanistica.

"Siamo contenti di aver individuato questo gruppo di consulenti, arricchito poi con l’arch. Busquets; e così di come abbiamo lavorato assieme. Hanno fornito proposte, elaborati, frutto della loro professionalità, indubbiamente inattaccabile; poi queste proposte vengono poste a confronto con la pubblica opinione e con le forze politiche. Il loro è stato un ricco contributo; ma è impensabile che, al termine di questo confronto, tutto trovi attuazione."

Il prof. Mioni sostiene che non si è trattato di un confronto sulle proposte vere, che hanno interessato poco o punto, ma di decisioni prese sull’onda di emozioni.

"Non voglio contrappormi a un nostro consulente molto apprezzato. Se si è trattato di emozioni, sono state molto forti, e condivise. In mesi di interventi sulla stampa non ho sentito nessuno che si sia opposto al progetto del boulevard, che è cosa diversa dall’interramento della ferrovia..."

A me risulta che le due cose coincidano...

"Ci può essere lo spostamento dei binari..."

...che però costa di più...

"C’è chi dice di più, chi di meno. Su tutto questo abbiamo affidato uno studio a Ingegneria. Comunque i costi sembrano compresi tra un minimo di 80 e un massimo di 250 miliardi al chilometro. Vedremo. Comunque sappiamo che i benefici che se ne ricaveranno, in termini di socialità, di spazi, di interconnessioni urbane, saranno enormi."

Attorno al boulevard – e non solo – è previsto un mare di nuovi metri cubi. Che senso ha?

"E’ molto importante. Giustamente non si prevedono più aree monofunzionali, aree solo produttive, o commerciali, o anche grandi parchi non custoditi. E si è voluto inserire in ogni area un mix di funzioni, residenza, commercio, verde..."

Cioè tutti questi metri cubi sono per favorire il mix di funzioni?

"Sì; ma non in cinque anni, che farebbe ridere; ma nei prossimi venti. Perchè noi non prevediamo ulteriori zone di espansione per i prossimi decenni. Certo, bisognerà poi essere coerenti e tener fede a questi impegni."

A differenza che a Bolzano, voi non prevedete il meccanismo della perequazione (cessione per legge al pubblico di una percentuale di terreno edificabile, per verde o edilizia pubblica).

"Intanto voglio precisare che in Alto Adige si tratta di vendite a prezzi di esproprio. Noi invece da una parte abbiamo previsti, sul piano sociale, altri interventi, come gli aiuti alle giovani coppie. Dall’altra noi nei grandi interventi abbiamo chiesto che una parte dell’area venga ceduta gratuitamente al pubblico: alla Michelin per il parco, a Trento Nord per l’area espositiva, all’Italcementi per i nostri progetti che matureranno, a Cadine per la scuola materna (8500 mq su 20.000); e anche Tosolini, per l’edificazione nel famoso "buco", cederà 4.000 metri per servizi (in Clarina, probabilmente)."

Veniamo allo spostamento del nuovo ponte sull’Adige. Non stravolge tutta l’impostazione della città che si affaccia al fiume?

"Su questo c’è stato un animato confronto, cui non voglio portare ulteriori commenti. Ho riscontrato come sia l’ipotesi dei consulenti, sia quella precedente, abbiano sollevato grandi perplessità. Allora abbiamo deciso, per il momento, di non introdurre cambiamenti rispetto al vecchio Prg (che prevedeva il ponte su via Verdi ndr). Faremo uno studio di fattibilità per vedere se questo provoca problemi. Perché, di fronte alle perplessità, riteniamo di ovviarvi con gli approfondimenti."