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Ecodisastri

Ci sono fatti che non diventano mai notizie. Le rare volte che ciò accade è per fuggevoli secondi in TV o per poche righe effimere
subito dimenticate. Eppure sono fatti che riguardano la sopravvivenza della specie umana sulla terra, e dimostrano che il mondo sta cambiando in peggio.

Nel nostro pianeta si muore di fame e di sete. Un miliardo e mezzo di esseri umani è senza acqua potabile. In Africa solo la metà della popolazione dispone di acqua, in Asia orientale il 75%. L’unica risorsa è l’acqua del mare. Ma dissalare l’acqua è molto costoso, e i paesi che vivono il dramma della sete e della conseguente penuria alimentare non hanno le risorse, le attrezzature tecnologiche, e tanto meno la struttura politica per tentare di risolvere il problema. In questa situazione l’aiuto dei paesi ricchi ai paesi poveri negli ultimi 10 anni è diminuito dallo 0,35% allo 0,22% del prodotto interno lordo.

Idati scientifici della condizione del pianeta danno i brividi. Quando Bush afferma che "il tenore di vita del popolo americano non è negoziabile", ogni persona per bene prova sdegno e vergogna pensando ai dannati della terra, preda della sete e della fame. Se tutti avessero il tenore di vita americano l’anidride carbonica soffocherebbe la terra, e per sistemare le automobili ormai inutili occorrerebbe un parcheggio grande quanto il Brasile. L’effetto serra è provocato dalle emissioni di anidride carbonica (fabbriche, centrali termoelettriche, riscaldamento, automobili) e non è un’invenzione degli ecologisti: lo sconvolgimento recente dell’Europa per successive alluvioni (Dresda invasa dall’acqua) lo sta a dimostrare. Fotografie dal satellite hanno individuato una immensa nuvola marrone che da anni avvolge i cieli di India e Cina. Un’altra più piccola, ma non meno pericolosa, copre l’Europa. Sono il prodotto delle emissioni di anidride carbonica e di altri veleni.

Il rapporto tra consumo di energia ed effetto serra è diretto e inequivocabile. C’è chi consuma e spreca energia in modo frenetico, e chi invece è al limite della sopravvivenza. Gli USA sono fra i più grandi consumatori di energia: il 36% dell’intero pianeta con una popolazione che è solo il 5% di quella mondiale. Gli USA sono giunti alla conclusione che entro 10 anni le risorse petrolifere a cui hanno accesso si esauriranno. Questo fatto getta una luce sinistra sulle vere ragioni dell’intervento militare in Irak.

Le questioni effetto serra, consumo energetico e ricerca del petrolio sono strettamente legate. Chi comprende questo nodo, capisce anche perché dei fatti che minacciano la specie umana non si parla, preferendo il chiacchiericcio politico o le telenovelas.