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I quattro quesiti

Scheda CELESTE: ricerca scientifica per consentire nuove cure

Oggi la ricerca scientifica promette la guarigione di gravissime malattie grazie alla sperimentazione condotta su cellule staminali prelevate da embrioni. Cellule che, debitamente orientate, sono capaci di moltiplicarsi, consentendo la cura di organi vitali. Gli embrioni destinati alla ricerca sono quelli che non possono essere impiantati nella donna e che sono congelati per essere conservati. La legge attuale vieta ai ricercatori di utilizzare cellule staminali prelevate da questi embrioni.

La ricerca sulle staminali è fondamentale per combattere malattie come il cancro, la sclerosi multipla, l´Alzheimer, il Parkinson, la fibrosi cistica, il diabete e molte altre ancora. Si tratta di malattie che, solo in Italia, investono circa 12 milioni di persone ed alle quali la Legge 40, sottrae una speranza fondata.

Scheda ARANCIONE: tutela della salute della donna

La donna che, per mettere al mondo un figlio, è costretta a ricorrere alla fecondazione assistita, deve affrontare un percorso molto impegnativo, sia sul piano fisico che su quello psicologico, complicato ulteriormente dalla Legge 40.

Questa legge non consente il congelamento degli embrioni e obbliga la fecondazione di un numero massimo di tre ovuli alla volta. La donna, in caso di insuccesso del trattamento, è costretta a sottoporsi a più cicli di cura, con possibili danni per la sua salute. Non permette inoltre, alle coppie portatrici di malattie genetiche e infettive, la cosiddetta "analisi preimpianto", in pratica un esame dell’embrione prima del suo trasferimento nell’utero. Si espone così la donna ad un doppio trauma: la possibilità di impiantare un embrione malato e la conseguente probabilità di dover ricorre, in seguito, ad un aborto terapeutico.

Scheda GRIGIA: per l’autodeterminazione e la libertà di scelta

L’incontro tra spermatozoo e cellula uovo produce una cellula chiamata zigote che, suddividendosi, dà luogo a formazioni cellulari chiamate embrioni.

La norma attuale assicura al "concepito" gli stessi diritti della madre e di ogni persona nata. Per concepito si intende già l’ovulo fecondato, ancor prima che si formi l’embrione. E’ la prima volta al mondo che questo avviene per legge.

Stabilire che un ovulo fecondato ha gli stessi diritti di una persona nata, è un’affermazione etica e di parte, che però rischia di avere conseguenze pratiche assai rilevanti. Se questa affermazione fosse valida, ad esempio, si rischierebbe di mettere in discussione radicalmente la legge 194 sull´interruzione volontaria di gravidanza, legge che ha prodotto l’esito positivo della riduzione degli aborti in Italia.

Scheda ROSA: per la fecondazione eterologa

La fecondazione eterologa è una pratica a cui si ricorre solo in casi di grave sterilità e consiste nell’utilizzo del seme e dell’ovocita di un donatore esterno.

Si tratta di una tecnica che consente la fecondazione assistita anche utilizzando gameti di donatori esterni alla coppia. La legge attualmente la vieta categoricamente. Impedire ad una coppia di ricorrere ad un donatore esterno può produrre solo due effetti: vietare per sempre alla donna di quella coppia di partorire o costringerla, se la coppia può permetterselo economicamente, a recarsi in uno dei paesi dove la fecondazione eterologa è consentita.