Menù
Home
QT
Questotrentino
Mensile di informazione e approfondimento
Utente
Cerca

Mobilità: due passi indietro

Apprendiamo con stupore dalla stampa due notizie di questi giorni: la prima è che il Consiglio di amministrazione della Società Autostrada del Brennero avrebbe fissato tariffe scontate del 20% per pendolari locali che utilizzano la macchina per recarsi al lavoro. In un contesto diverso, si potrebbe pensare ad una scelta per ottimizzare l’uso dei vari tipi di strade. Nella situazione attuale, in cui la mobilità è dominata dall’uso individuale dell’auto, tale scelta non farebbe che incrementare il numero di passaggi a vantaggio dell’A22 e contrasterebbe le troppo timide politiche a favore del trasporto pubblico e della mobilità sostenibile. Con il trasferimento del traffico sull’A22 l’inquinamento e l’emissione di CO2 restano e vanno invece ridotti.

La seconda notizia è che il neo assessore ai Trasporti Panizza, super fan dei piccoli trasportatori artigiani, vede di conseguenza di cattivo occhio l’istituzione dei ticket selettivi per ridurre i Tir sulla Valsugana e propone di allargarla a quattro corsie, rassegnato a vedere aumentare il numero di camion che passeranno.

Siamo contrari ad entrambe le idee: chiediamo al Consiglio provinciale e alla Giunta di tornare ad occuparsi di mobilità, di esprimersi su questi punti importanti e confermare invece politiche (che ancora non si vedono o sono troppo timide) per spostare quanto più traffico sia di mezzi leggeri che di mezzi pesanti dalle macchine e dai Tir ai treni e ad altri tipi di mobilità sostenibile.

E’ assolutamente necessario ridurre il traffico su ogni tipo di strada, anche se questo dovesse ridurre il mercato per alcune categorie. Chiediamo pertanto alla società A22 di ritirare immediatamente il provvedimento degli sconti.

Chiediamo inoltre di sapere se simile provvedimento gode del consapevole consenso della Provincia e se i Sindaci dei Comuni attraversati dall’autostrada intendono spiegare ai propri cittadini come sia possibile combattere l’inquinamento e al tempo stesso favorire l’uso della macchina, oltre tutto attraverso una società a rilevante partecipazione pubblica.

Torniamo a proporre a questo proposito azioni di Mobility Management nei vari distretti produttivi origine e destinazione del traffico locale lungo l’asse autostradale, un miglior coordinamento di treni e autobus, azioni di sensibilizzazione, facilitazione del car pooling.

Chiediamo invece all’ assessore Panizza di prendere atto che il futuro imporrà la riduzione del numero dei troppi piccoli autotrasportatori artigiani che operano nel Paese: la difesa degli interessi di parte di una categoria non deve assolutamente frenare la conversione del nostro modo di trasportare merci e persone.