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Emas e Iso: due sigle per aziende pulite

Luca Petermaier

Un’impresa che intende adottare un sistema di gestione ambientale e, dunque, certificare all’esterno il suo impegno per una politica aziendale "eco-compatibile", ha a disposizione oggi due sistemi: l’EMAS (Environmental management e audit) e l’ISO 14001.

Emas è un programma comunitario di "Ecogestione ed Ecoaudit", contenuto in un Regolamento della Comunità Europea del 1993. Il sistema Emas è fatto di una serie di norme che prevedono alcuni compiti per le imprese interessate ad aderirvi.

Le aziende devono in primo luogo compiere un’analisi ambientale preventiva. Devono cioè verificare il livello di compatibilità ambientale dei singoli processi industriali, individuando i settori produttivi in cui il tasso di inquinamento e di impatto ambientale è più elevato e il perché.

Portata a termine questa fase, il gradino successivo è costituito dall’elaborazione di un progetto in cui l’azienda studia i mezzi più efficaci (e alla sua portata) per ridurre l’inquinamento che produce e fissa gli obiettivi di progressivo miglioramento che nel medio periodo (ogni sei mesi-un anno) si impone di raggiungere. Questa seconda fase costituisce il momento più innovativo: le imprese, infatti, elaborano autonomamente una propria politica ambientale d’azienda e si impegnano a rispettarla.

Le norme Emas infine prevedono che l’azienda pubblichi una dichiarazione in cui sono descritte l’attività produttiva, l’incidenza che essa ha sull’ambiente circostante, i mezzi predisposti per far diminuire tale incidenza e i risultati ottenuti in questo senso, al fine di verificare se la politica ambientale predisposta dall’impresa ha dato i risultati previsti.

La dichiarazione è poi sottoposta all’esame di un Ente di Certificazione, indipendente dall’impresa, che compie l’attività di auditing (verifica) nello stabilimento e accerta la conformità dell’organizzazione aziendale e i risultati a quanto contenuto nella dichiarazione. Se l’ente che effettua l’auditing dà parere positivo, l’impresa ottiene la certificazione Emas, vale a dire un riconoscimento pubblico che l’azienda ha una produzione (il più possibile) eco-compatibile, costantemente monitorata e sollecitata al miglioramento.

Questo riconoscimento pubblico nei fatti non è altro che la registrazione del sito (l’azienda) da parte del Comitato Emas, la struttura che in Italia sovrintende all’applicazione delle norme Emas. Il Comitato conferisce un numero di registrazione, ne informa la direzione dell’impresa e annualmente trasmette l’elenco delle imprese registrate alla Commissione Europea, affinché ne sia data pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee.

Come detto, essenziale nel sistema di certificazione Emas è che l’azienda rimanga sempre aggiornata e coinvolta nell’applicazione della politica ambientale che, accettando volontariamente le norme Emas, ha deciso di perseguire. Va da sé che qualora il Comitato concluda, successivamente alla registrazione, che l’azienda non soddisfa più le condizioni che ne hanno legittimato la certificazione, la cancella dalla lista delle imprese certificate.

Il secondo sistema di certificazione ambientale a disposizione delle imprese è chiamato ISO 14001.

Iso è l’acronimo che sta per "International Organization for Standardization".

Si tratta di una organizzazione non governativa sorta nel 1947 che federa organismi di controllo-standard nazionali, appartenenti a oltre 130 paesi in tutto il mondo: uno per ogni Stato. L’obiettivo di Iso consiste nel promuovere lo sviluppo di standard (qualitativi, ambientali, ecc.) nella produzione industriale mondiale, così da facilitare la cooperazione tra aziende e rendere più semplice e sicuro, in quanto garantito da standard produttivi comuni, lo scambio di beni e servizi.

Le norme Iso 14001 rappresentano nella sostanza il corrispondente a livello mondiale di quelle Emas, che sono invece riconosciute solo in Europa.

Ciò che distingue i due sistemi è innanzitutto il costante impegno richiesto alle aziende dalle norme Emas in direzione di un progressivo abbassamento dei livelli di inquinamento. E inoltre il fatto che per Iso non è indispensabile la pubblicazione dei risultati ottenuti in seguito all’adozione degli standard ambientali, pubblicazione che è invece un onere (tra l’altro il più gravoso finanziariamente) cui le imprese certificate Emas devono adempiere.

Iso e Emas sono cumulabili. Ma in realtà le norme Iso sono spesso preferite, sia per la minore incidenza finanziaria sul bilancio dell’azienda (come si è visto, non c’è bisogno di pubblica dichiarazione), sia perché è in genere preferibile (soprattutto per le grandi imprese) possedere direttamente una certificazione di validità mondiale.

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