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Cime Tempestose, aprile 2012

Gli eternauti

“Diego Schelfi, in corsa per il 4° mandato da presidente di Federcoop, rilancia l’idea di un Dellai quater. ‘Viviamo un momento delicato per la nostra autonomia e credo che sia più importante in un momento come questo pensare alla continuità e alla serenità’”

(Corriere del Trentino, 7 marzo)

Ossequi

Roberto Colletti, il più ossequiente fra i giornalisti che scrivono sulle ossequienti pagine economiche dei quotidiani locali, sul Trentino se la prende non con il presidente della Federazione Cooperative Diego Schelfi (giammai!) ma, guarda caso, con i suoi contestatori. Accusati di attaccare l’inossidabile Diego, incollato contro ogni decenza alla poltrona, con argomenti “deboli”: l’esigenza di rinnovamento e la perdita di credibilità per essersi fatto cambiare lo Statuto a proprio uso e consumo, dopo aver spergiurato fino alle lacrime che mai ne avrebbe usufruito. Colletti ha ragione: ci sono mille ancor più gravi ragioni, di merito, per sloggiare Schelfi da un posto che ha disastrosamente occupato per nove lunghi anni. Ma Colletti ha anche torto marcio: per un motivo o per l’altro, invocando ora contorte ragioni di metodo, ora ragionamenti di merito, sempre prendendosela con chi osa contestare i poteri costituiti, Colletti e i giornalisti come lui sono sempre dalla parte dei potenti, anche quando, come qui Diego Schelfi, annegano nel ridicolo

Una decisione sofferta

“Oro Cash, ISA diventa socio” (Corriere del Trentino, 30 marzo). Suo malgrado, giacché non piaceva l’idea di far soldi sulle disgrazie altrui, la Curia trentina, attraverso Progressio sgr, partecipata al 12% da ISA, acquisterà la maggioranza del capitale del Gruppo Oro Cash, che ha realizzato nel 2011 ricavi per oltre 200 milioni acquistando gli anelli e le collanine di chi non arriva alla fine del mese. Il denaro non è più lo sterco del demonio; più che mai pecunia non olet.

I convertiti

“Accogliamo con grande soddisfazione la decisione del Consiglio di Stato, che, finalmente, consente alla numerosa comunità islamica di Gardolo di utilizzare il suo centro culturale. Questa è una vittoria non solo per la comunità musulmana trentina, ma per tutti i coloro che credono nell’integrazione quale risorsa sociale; mette inoltre la parola fine alle dispute xenofobe e populiste che alcuni, specialmente la Lega, hanno fomentato in questi mesi per impedire l’apertura del centro”.

(Giacomo Dolzani, del Circolo Tridentino di Futuro e Libertà, comunicato-stampa del 20 marzo)

Il padrone sono me!

“Incarichi a dirigenti già in pensione? Ne sono orgoglioso, finiamola con questa polemica”

(Lorenzo Dellai, Trentino, 1° aprile)

Dottor Jekyll e mister Hyde

Malossini è di nuovo Presidente della Commissione dei Dodici, con l’astensione del compagno Pinter e il voto favorevole del prof. Nicoletti, segretario politico del PD. Diciamolo: lo scandalo è Malossini, un personaggio dal passato opaco (pluricondannato), ma che dopo il lavacro della Compagnia delle Opere e il tocco magico di Dellai è tornato immacolato, manco l’omino in ammollo nel Biopresto. Piuttosto è, se non scandaloso, un po’ irritante, il comportamento di chi ha agitato per anni il vessillo della legalità, eppure non ha avuto nessun sussulto nel sedere e lavorare gomito a gomito con il suddetto Malossini in Commissione dei Dodici, facendo finta di non vedere i compagni di banco e accorgersi che c’era anche Super Mario. Ora però arriva il Nicoletti, che a parlarne male viene una stretta al cuore, che crede veramente nel PD e nella sinistra (e forse anche in Babbo Natale). Però va detta qualcosa sulla sua capacità di sdoppiarsi, fra tecnico e politico, che fa venire in mente il dottor Jekyll e mister Hyde: beve la pozione e si trasforma da tecnico in politico, poi non sapendo se deve essere l’uno o l’altro beve l’antidoto e ritorna se stesso, cioè politico, anzi no...

Investimenti

In data 3 aprile (dunque non dovrebbe essere uno scherzo) apprendiamo dal notiziario di RTTR che a Levico verranno installati dei gabinetti chimici ad uso dei nostri amici cani. Costo previsto: 110.000 euro. A parte che, con questi chiari di luna, ci sembra bizzarro impiegare tanti denari a questa bisogna (è proprio il caso di dirlo...), ci incuriosisce capire come si potranno convincere i cani in questione a farla proprio lì, e quando decideremo noi. Forse occorrerà un corso di formazione, per cani e relativi padroni. Nessun problema: i soldi - alla faccia di Gian Antonio Stella- non mancano!

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