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Una resurrezione annunciata

Un sindaco verde a Innsbruck, con una giunta di centro-sinistra? Lo vedremo il 6 e 24 maggio

ÖVP = Partito Popolare FI = Lista “Per Innsbruck” GRÜNE = Verdi SPÖ = Partito Socialdemocratico FPÕ = Freiheitliche

Il Il TGR delle 19 lo avevamo mancato. Il risultato, dopo la chiusura delle urne alle 17, non era ancora pronto. Ma alle 19 e 50, la notizia storica: per la prima volta i verdi sono il primo partito nelle municipali, con un margine di 6 punti, e sebbene i Freiheitliche siano arrivati secondi, il loro candidato-sindaco non ce l’ha fatta ad andare al ballottaggio del 6 maggio. All’elezione diretta del sindaco sono arrivati primi il verde Georg Willi, col 31%, e la sindaca uscente, Christine Oppitz-Plörer col 24. La vergogna di trovare al ballottaggio un candidato della destra estrema è stata risparmiata alla nostra città: gli elettori possono scegliere fra un verde e una (finora) liberale social-cristiana, cioè in un ambito di centro-sinistra. E non è poco, coi tempi che corrono.

104.000 cittadini (fra cui 18.000 cittadini dell’UE residenti a Innsbruck) dovevano scegliere fra 12 liste. La partecipazione, poco sopra il 50%, era al basso livello del 2012. Il risultato era un po’ nell’aria: i pochi sondaggi avevano indicato un testa a testa fra 5 partiti e 3 candidati, coi verdi pronti al sorpasso. Ma il risultato ha sorpreso tutti. I verdi al 24.16% (12.371 voti, un record nelle municipali, 10 seggi su 40) hanno vinto alla grande, distanziando largamente i Freiheitliche (18,56 e 8 seggi). Delusa la lista della sindaca, Per Innsbruck (16,15, 3 seggi) e i popolari del Capitano Platter (12,17, 4 seggi). Un disastro per i socialdemocratici (10.32, minimo storico in città). Alcune liste minori (prevalentemente di destra) han preso un seggio, e anche la Lista Alternativa, capeggiata da un ex-verde, entra in Consiglio. Un successo anche per i liberali NEOS, per la prima volta sulla scheda, col 4,73% e 2 seggi.

Nel ballottaggio entrano dunque il verde Willi con 15.341 voti e la sindaca uscente (10.322), mentre il destro Rudi Federspiel resta fuori, incolpando gli studenti e i cittadini UE, che non avrebbero “niente a che fare con Innsbruck”; il loro diritto al voto dovrebbe essere abolito, ha farneticato.

Innsbruck è il villaggio che resiste all’occupazione turchese-blu (cioè Nuovi Popolari e Freiheitliche)? Solo in parte. Dopo il disastro di ottobre, quando i verdi furono esclusi dal parlamento nazionale (in parte per errori commessi, in parte perché troppi elettori optarono per i socialdemocratici per evitare il peggio per poi scoprire che i verdi erano finiti sotto la soglia del 4%) hanno resistito in 3 su 4 elezioni regionali, in Bassa Austria, Tirolo e Salisburgo, col 10%, quasi al loro livello normale, ma dimezzati rispetto al 2013, quando un terremoto dopo un traumatico scandalo finanziario li portò al 20%; solo in Carinzia non ce l’hanno fatta a tornare in Consiglio. Nel Tirolo il Capitano Platter ha deciso – da bravo socialcristiano – di prolungare la coalizione bianco-verde, e la verde Ingrid Felipe resta vice-capitana, con un programma di governo che include importanti progetti per lo sviluppo urbano a Innsbruck. Il che non ha guastato.. Già nelle regionali di febbraio i verdi erano tornati al 19%, al livello delle comunali del 2012. E ora, con Willi, ex-capogruppo in Consiglio regionale ed ex-deputato nazionale, hanno trionfato. Un po’ perché Willi non è in odore di estremismo: è un tipo amichevole, pragmatico, aperto al nuovo e alla partecipazione dei cittadini. Un po’ anche per una campagna elettorale centrata su progetti importanti: la mobilità ecologica e l’edilizia popolare. Innsbruck cresce rapidamente e bisogna creare alloggi a prezzi contenuti senza aumentare il terreno edificabile, proteggendo cioè il paesaggio intorno circostante (il sottoscritto, come assessore allo sviluppo urbano, forse ha avuto qualche modesta parte nel successo elettorale.)

Ora aspettiamo il ballottaggio. Bisogna vedere a chi andranno i voti dei candidati esclusi. Prima delle elezioni, la sindaca ha chiaramente indicato che avrebbe voluto prolungare la coalizione fra Per Innsbruck, verdi, popolari e socialdemocratici. Ma ora la musica è cambiata: per difendere la poltrona, sembra voglia appellarsi al bacino elettorale dei Freiheitliche e non esclude una giunta di centro-destra con Federspiel vice-sindaco. Strategia rischiosa: presentarsi come ostaggio dei Freiheitliche potrebbe far perdere a sinistra quanto guadagnato a destra. Quanto ai verdi, escludono una cooperazione governativa con la destra e puntano a una giunta a 3 o 4 senza i Freiheitliche; se vince Willi, vogliono continuare la coalizione di centro-sinistra, con Oppitz-Plörer vice. Scelga lei se rinnegare 6 anni di buon governo per mantenere la poltrona, o lavorare insieme per il futuro della città. Willi si presenta come “sindaco per tutti”, di una città ecologica, solidale, aperta.

Gli elettori decideranno, poi i negoziati. Con la prima seduta del nuovo Consiglio, il 24 maggio, avremo la risposta.