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Dovremo turarci il naso?

A proposito di candidature dell’Ulivo per le prossime elezioni politiche, qualche considerazione di alcuni elettori che sono "profani" della politica militante e perciò all’oscuro dei patteggiamenti fra segreterie di partito e che tuttavia non vorrebbero essere trattati come massa da manovrare.

Troppo spesso, da quando vige il maggioritario, l’alternativa alla scheda bianca è stata votare dando una delega in bianco o addirittura "turandosi il naso" per evitare il male peggiore. Anche questa tornata elettorale ci riserverà lo stesso destino?

Stando alle cronache dei quotidiani, i DS sostituiscono Schmid con Kessler non per i valori personali di quest’ultimo ma perché il suo è un "nome forte". E noi, popolo massa, dovremmo votarlo per questo, senza sapere come pensa e come intende agire.

E perché escludere Schmid? Forse perché è il parlamentare trentino che nelle battaglie ambientali ha saputo assumere le posizioni più nette e coraggiose?

Intanto la Margherita, sfumato il "nome forte " di Piccoli, propone Uez, presidente degli artigiani. Nonostante tutta la nostra sincera simpatia per gli artigiani, noi di Uez sappiamo soltanto che è schierato attivamente a favore della Valdastico e dell’aeroporto di Trento. Cioè in sostanza che sogna di assimilare il Trentino al Nord-Est della penisola.

Ora è vero che la crisi delle ideologie rende sempre più difficile distinguere le diverse piattaforme programmatiche, ma a noi sembra che una discriminante tra il Polo di Berlusconi e l’Ulivo dovrebbe essere visibile anche sotto la melassa demagogica.

Un modello di sviluppo che si basa su uno sfruttamento ad oltranza dell’ambiente portando dei profitti rapidamente monetizzabili ci sembra pericolosamente riduzionista e cinico. A noi occorrono dei politici colti e coraggiosi che sappiano fare scelte ispirate a una visione complessiva dei problemi del nostro tempo: che sappiano cioè vedere come in un Trentino ulteriormente cementificato e soffocato dal traffico la qualità della vita non potrà che peggiorare. E che questo avrà dei costi, anche economici.