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Scandalo a teatro

Franco Zadra

Veramente ridicolo lo scandalo suscitato dallo spettacolo "I Negri" interpretante il testo di Jean Genet. Chi si scandalizza non conosce l’autore e non ha nessuna considerazione per lo sforzo interpretativo del regista.

Un momento de "I negri" di Jean Genet (foto di Monica Condini).

Come lo scemo che guarda al dito invece che alla luna che esso indica, questi inorriditi e scandalizzati spettatori che sono usciti dalla sala sono caduti nel geniale trabocchetto di Genet: sono diventati attori a loro insaputa, recitando alla perfezione la parte dei bianchi colpiti e offesi dal disprezzo espresso dall’autore nei loro confronti in quanto sfruttatori, privi di anima e di sangue, incapaci di distinguere un negro dall’altro, detentori (sedicenti) di un diritto divino alla sopraffazione ("Abbiate fiducia, maestà, Dio è bianco... da duemila anni Dio è bianco...").

Davvero siamo così provincialotti a Trento da non saper cogliere il contenuto di lotta classista espresso anche attraverso il nudo, l’osceno e la bestemmia? Per certi aspetti questo non é altro che una riedizione dello scandalo curiale per il crocifisso del De Carli... o no?