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QT n. 1, gennaio 2010 Trentagiorni

Pacher, Andreatta e le favole

Il sindaco di Trento Andreatta sul Corriere del Trentino se ne esce trionfante: “Trento avrà la metropolitana!”. Il precedente sindaco Alberto Pacher, ora assessore provinciale ai Lavori pubblici, approva: la metropolitana si farà.

Una conferma di quanto dicevamo sopra: l’Autonomia dilapida i suoi soldi in investimenti fasulli? La parola stessa “metropolitana” in Trentino rimanda ai tempi di Tangentopoli, quando l’allora Presidente Malossini commissionò a ingegneri del tutto digiuni di ferrovie, ma suoi amici, il progetto di un metrò. Il quale, vuoi per l’insipienza dei progettisti, ma soprattutto per l’assurdità della cosa, risultò uno sproposito: il pubblico, oltre ai miliardi per la costruzione, si sarebbe dovuto accollare come costi di gestione non coperti dalle tariffe un costo, per ogni passeggero preventivato, di 17.000 lire. Un’enormità, che rese evidente una tautologia: una metropolitana è cosa da metropoli, non da cittadine.

La cosa ci sembra così lampante, che dubitiamo della serietà dell’attuale riproposizione del progetto, anche all’interno della logica degli investimenti improduttivi di cui sopra. Ci sembra invece un’altra pagina dell’improbabile libro dei sogni che la coppia Pacher-Andreatta sta alacremente scrivendo. Terminato il capitolo “interramento della ferrovia e grande boulevard”, si è passati ora a quello “metropolitana”. Un’attività propagandistica; non del tutto innocua, visto che già sulla favola dell’interramento si è sterilmente impostata parte della programmazione urbanistica. Sarebbe ora che i due la smettessero.