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QT n. 1, gennaio 2010 Trentagiorni

Investire come?

L’ha detto nella sua relazione annuale il Presidente della Camera di Commercio, Adriano Dalpez: “Non basta investire molto, bisogna investire bene”. Sul banco degli accusati è la Provincia, che spende molto non tanto in spesa corrente, ma in conto capitale, ossia in investimenti, tre volte la media nazionale. Bene, ma dove vanno questi soldi? In opere pubbliche, in acquisti immobiliari. E Dalpez avanza fortissimi dubbi sul fatto che questi “investimenti” siano produttivi.

Adriano Dalpez

Bene, benissimo. Lo stesso concetto lo aveva espresso qualche giorno prima il preside di Economia, il prof. Paolo Collini che, dopo anni in cui gli economisti ci spiegavano quanto sbagliato fosse spendere in stipendi (spesa corrente) e quanto giusto invece in investimenti, ora riconsiderava l’assioma: forse spendere in un insegnante che inserisca nella società i giovani immigrati è più produttivo che “investire” in caserme dei pompieri in ogni piccolo Comune. E ora, con la coraggiosa uscita di Dalpez, è dallo stesso mondo produttivo che si avanzano dubbi sul senso economico di tante opere pubbliche, che non sia quello di trasferire soldi di Pantalone nei forzieri di imprese edili, notoriamente nel cuore del potere politico.

Potremmo fare un lungo elenco, che i nostri lettori in parte conoscono: il Conservatorio cui si sta lavorando ristrutturando le Scuole Crispi, mentre in contemporanea se ne prevede un secondo (!) all’ex-Italcementi; il nuovo ospedale quando il vecchio è ancora un cantiere aperto causa una ristrutturazione che lo ha rinnovato da cima a fondo; la nuova grande stazione ferroviaria “internazionale”, quando di treni internazionali non ce n’è più uno, posizionata fuori dal centro, quando la “vecchia” stazione “nazionale”, bell’esempio di architettura razionalista, è centrale e funzionale; e poi ancora Metroland, un sistema di ferrovie in tunnel per tutto il Trentino, a servire bacini d’utenza risibili; e poi ancora piscine, megacentri congressuali in ogni paese, con i Comuni che poi arrancano nel sostenerne le spese di gestione. Sono investimenti? No, dice il docente di Economia. Sono soldi spesi male, rincara la Camera di Commercio. Finalmente.