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QT n. 11, dicembre 2010 Monitor: Libri

Sulla Transiberiana

Il grande viaggio. Mauro Buffa, Portogruaro, Ediciclo, 2010, pp. 160, euro 15.

Che cosa può spingere una persona a scegliere di non trascorrere le proprie vacanze estive in totale relax e allegria, ma intraprendendo un viaggio in Siberia? Come ci dice Buffa nell’introduzione, “non è un viaggio comodo, non ci sono particolari occasioni di divertimento o luoghi celebri da visitare... ma è anche un viaggio ricco di suggestioni letterarie, storiche e politiche”; ed è proprio con questo spirito che l’autore si addentra per un mese intero nella cultura russa. Come un moderno Michele Strogoff, il corriere dello zar che doveva avvertire dell’arrivo dei Tartari, il protagonista compie un viaggio analogo al personaggio di Verne: seguendo la via della Transiberiana, Buffa ascolta, guarda e riporta la storia e la cultura di quelle terre, diventando per noi un messaggero di prim’ordine. Nel testo non troveremo un elogio alla Russia, e tanto meno alla Siberia, che continua ad essere uno dei luoghi più freddi ed isolati del mondo: il lettore viene però spinto a cogliere riflessioni ed immagini di quelle terre, che vengono raccontate in tono intimo.

Il percorso viene presentato seguendo lo schema della matrioska, ossia partendo dal racconto dell’intero viaggio sulla Transiberiana, e approfondendo nei capitoli successivi alcuni aspetti dell’itinerario: le città in cui ha scelto di fermarsi, gli hotel, la politica ed il costume, sino ad arrivare al cuore (letterale) del suo percorso. Nell’ultimo capitolo (“Cittadini ex sovietici e cittadini del mondo”) Buffa dà voce alle tante persone che hanno reso significativo il suo viaggio, consentendogli di cogliere una scheggia della vita in una terra così infinita e sconosciuta; sicché il suo arrivo a Vladivostok, tappa finale del percorso, gli dà la consapevolezza dell’enorme bagaglio di volti, odori, usanze, immagini, che potrà portare a casa.