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Italia, paese a sovranità limitata

Eh no, adesso basta. Non è possibile che nel nostro paese le leggi debbano essere approvate in parlamento e in Vaticano! Sempre con questa palla al piede che si sente arrogantemente depositaria dell’unica etica dalla quale nessuno può prescindere. Laicità, liberalità, democrazia, libertà, diventano sempre il male, il demonio e vengono puntualmente criminalizzate con attacchi massicci e mediatici, quando si sfiora il potere ecclesiastico, attenzione, non tanto i principi cattolici. Cristo insegna a perseguire il bene, l’amore, il rispetto, l’incontro e l’unione tra persone in nome di Dio, d’accordo. Ma questo non vuol dire che solo l’apparato ecclesiastico abbia il diritto di sancirlo e regolarlo. Invece per loro esiste solo un tipo di matrimonio, un tipo di unione riconosciuta, un tipo di famiglia e amore e solo loro hanno il diritto di sancirli. Tutto il resto è il male.

Il fatto è che questo diritto ha sempre rappresentato un potere per la Chiesa cattolica. Un potere di regolamentazione, controllo, ricatto che negli anni è andato diminuendo e con le nuove proposte di legge va ancora più diminuendo.

Ecco perché è stata scatenata questa crociata con continui interventi ed ingerenze del Papa e dei suoi fidi cardinali. E poi sempre in Italia, perché è qua la sede del Vaticano ed è qua che deve essere massimamente dimostrato e difeso il suo potere. Un monito ed un esempio per tutto il mondo. Perché è evidente che se una proposta di legge simile fosse avanzata in un paese cattolico lontano non susciterebbe la stessa reazione. Invece qui apriti cielo.

Nessuno nega la libertà della Chiesa di esprimersi, ma è intollerabile che questo succeda in maniera sempre così massiccia e puntuale quando un cambiamento sgradito è proposto in Italia. Perché, invece di ribadire anche con forza ciò che la Chiesa riconosce come matrimonio per i credenti, si attacca, si criminalizza, si negano altre possibilità, altre regolamentazioni per chi, ad esempio cattolico non è? Certo, esistono i matrimoni civili, ma se la società esprime altre realtà, come le coppie di fatto, perché un governo non ha il diritto di produrre leggi che le regolamentano? Perché un governo e un popolo devono subire pressioni, ingerenze, minacce quotidiane, non sentirsi liberi di legiferare ed essere ostaggio delle gerarchie religiose?

Io non sono credente, eppure devo per forza assoggettarmi alla potente influenza che la Chiesa ha sui governi italiani.

Non nego che in Italia ci sia una maggioranza di cattolici, ma quanto sono i veri cattolici, i veri osservanti della religione, e quanti i sedicenti cattolici? Andate in chiesa a vedere quanti fedeli si raccolgono la domenica (e lasciamo perdere l’opportunismo della minoranza parlamentare...). E´ quindi in nome di un’ipocrisia generalizzata che gli apparati religiosi si esprimono con tanta veemenza.

Per non parlar o proprio di area cattolica a co-scrivere la proposta di legge e questo significa che all’interno della comunità cristiana esistono pareri differenti che la stessa Chiesa non vuole riconoscere.

E´ ora di dire basta a questa seconda sovranità nel nostro paese.