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Questo o quello?

L’infinita lotta Bezzi-Savoi, a suon di corsi e ricorsi, per una seggiola in consiglio provinciale

Giacomo Bezzi

Alle elezioni provinciali del 21 ottobre 2018 il leghista Alessandro Savoi prevale per soli due voti su Giacomo Bezzi, candidatosi con la lista Udc, e il perdente, poco tempo dopo, fa ricorso al Tar, chiedendo il riconteggio delle schede elettorali.

Erano entrambi sostenitori di Fugatti presidente, ma la mossa di Bezzi è anche comprensibile: vedersi sfilare una comoda poltrona per così poco deve far impazzire. E poi, di fronte ad una quasi parità di risultato un ricontrollo non sembra insensato. Invece, subito parte la controffensiva di Savoi, che si rivolge a sua volta all’avvocato e aggredisce il rivale: “Bezzi è politicamente finito, sia che vinca sia che perda il ricorso. Perché quello che ha fatto… è una grossa scorrettezza verso la Lega”. Ma perde il primo round: a fine gennaio il Tar accoglie il ricorso di Bezzi, quindi si riconteranno le schede e il 4 aprile si saprà il nome dell’eletto.

Arriva il giorno fatidico, che vede la bilancia pendere dall’altra parte; e Bezzi, vittorioso per 3 voti, è contento, ma ricorda con pathos l’incubo di tanti giorni trascorsi fuori dall’aula di piazza Dante: “Ho vissuto mesi che non auguro a nessuno… Io ho le spalle larghe, ma un altro consigliere forse non avrebbe resistito a questo tritacarne”. E poi c’è il vulnus fin qui inferto alla democrazia e ad un’efficiente azione legislativa: “In Consiglio è mancata la voce popolare, cattolica e moderata. Sono valori per cui mi batterò comunque”.

E l’altro? La prende male: fa ricorso al Consiglio di Stato (anche perdere per 3 voti brucia!) e non risparmia le male parole: “Con la Lega e questa coalizione Bezzi ha chiuso. Può accodarsi ai comunisti e alle m. (merde?, n.d.r.) che ci sono in minoranza”. E intanto, sui social, sostiene il morale dei suoi fans: “Tranquillo, Trentino!! Bezzi non avrà il mio scalpo!!”.

Alessandro Savoi

A supportarlo interviene anche il partito, che ricorda gli aspetti ritenuti meno commendevoli di Bezzi (“Se non avesse ricevuto un secco diniego da parte del nostro partito, il signor Bezzi si sarebbe candidato più che volentieri proprio con la Lega… Se la coerenza non è il suo punto di forza, lo sono senz’altro la sua abnegazione e determinazione nel perseguire una poltrona in Consiglio provinciale”), e su Facebook Savoi invita a non aver fretta e a conservare la fiducia: “Col temp e con la paia madura anca i nespoi! Su Savoi contaci Trentino!”.

A questo punto, anche Bezzi perde un po’ del suo aplomb: “La Lega ha provato a comprare, o meglio a rompere le scatole a un paio dei candidati della mia lista. A me gli estremismi non piacciono. Sono un uomo di centro”. E finisce con l’annunciare che alle elezioni europee non voterà certo per la Lega. Col che, l’impressionante moto pendolare di Bezzi sembra riprendere: centro, centro-sinistra, centro, centrodestra, destra… ancora centro? Si vedrà.

Intanto però, dopo la soddisfazione, arriva l’impazienza. Bezzi freme e manifesta il suo disagio al presidente del Consiglio provinciale Kaswalder: con tutto quello che ha patito, cosa aspettano a ridargli la poltrona, a permettergli di offrire il suo contributo, “che potrà sembrare poco a degli sprovveduti, ma può rappresentare molto per i tanti che mi hanno votato, che hanno creduto nelle mie idee e in quelle del partito che ha partecipato alla coalizione del cambiamento?”.

Ma nuova giravolta: il sospirato grande rientro è rimandato alle calende greche (se mai ci sarà), perché a metà aprile il Consiglio di Stato “congela” la sentenza del Tar. Crudele – per Bezzi – la cronaca dell’Adige: “Dentro Alessandro Savoi (che in realtà non era mai uscito) e fuori Giacomo Bezzi (che non era ancora entrato, ma oggi avrebbe dovuto giurare e tornare sui banchi del Consiglio provinciale)”.

Giustizia fatta, il posto è mio” esulta, per il momento, Alessandro Savoi, e profetizza: “Mi sento che resterò in Consiglio provinciale per l’intera legislatura. L’ho sempre pensato, anche prima della sentenza di primo grado del Tar che ha riabilitato Bezzi”.

L’esito finale del duello fra il cembrano Savoi e il Bezzi internazionale è previsto per il 16 maggio. Per l’escluso, dunque, altri lunghi giorni di angosciosa attesa.