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L’assessore del nulla

Si presentava come stimolante il dibattito organizzato al Circolo Rosmini dall'Istituto Nazionale di Urbanistica sul prossimo Piano Regolatore di Trento. L'argomento centrale per la vita della città, relatore l'assessore competente, qualificata la platea, la discussione poteva essere proficua e appassionata.

Invece ne è uscita una serata surreale e la responsabilità è tutta dell'assessore, Sergio Niccolini; il quale è riuscito a parlare senza dire nulla: non un'indicazione, non una scelta. "Non sa neanche vendere fumo " - è stato un commento sconsolato dalla sala.

A dire il vero, su un punto l'assessore è stato chiaro: sulla difesa della sua incredibile proposta di spostare il Santa Chiara nei terreni di Trento nord (di Tosolini, of course); ma lo ha fatto in termini tanto strampalati da risultare demenziale: "Sì, mi rendo conto che è più facile costruire un ospedale in territorio aperto, mentre Trento nord è piena di vincoli; ma proprio questa è la sfida del tecnico...".

In sala c'erano anche gli esponenti delle associazioni ambientaliste: "Eravamo venuti per ascoltare, ma di fronte a una relazione del genere..." - hanno esordito, e poi si sono esibiti in alcuni j'accuse; ma di prammatica, più che indignati erano sconsolati. Lo sesso moderatore, l'architetto Paolo Zanon, docente di Urbanistica, allargava le braccia: "Siamo molto sulle generali..."

Il problema è che Niccolini, noto yes-man, è un assessore "tecnico" (nel senso che non è stato eletto in Consiglio) fortemente voluto da Dellai. E quindi, dietro il suo nullismo come dietro le sue poche scelte strampalate (tutte a favore della speculazione) ci sta il sindaco.

Quindi il prossimo piano regolatore nasce sotto pessimi auspici.

"A questo punto aumentano le nostre responsabilità: saremo noi a dover darci da fare " - commentavano alcuni esponenti del Pds presenti in sala.

Auguri.