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QT n. 19, 7 novembre 1998 Cover story

Elezioni in TV: chi deborda, chi si nasconde

L'invasione della Margherita nelle interviste dei Tg. E l'andamento dei dibattiti elettorali: la politica trentina è sempre nel tunnel.

Nella nostra inchiesta su Tv ed elezioni spicca il dato riportato nella pagina a fianco, del boom delle interviste a Lorenzo Dellai e al suo socio Tarcisio Grandi; boom assolutamente anomalo come spiega nel suo commento a pag. 16 Luca Franceschi anche perché non si capisce come mai l'ex sindaco di Trento e segretario del Ppi totalizzi 11 interviste. mentre il Presidente della Giunta provinciale (e anche del Patt) Carlo Andreotti ne totalizzi una sola. Un dato che ha stupito anche noi. che da tempo avevamo sottolineato l'anomala sovraesposizione di Dellai (peraltro già diminuita sui quotidiani, sia negli spazi, sia nei toni. non più entusiastici). E siccome questo dato è dovuto in gran parte (vedi tabella a fianco) alla martellante presenza della coppia Grandi Dellai su Tea, abbiamo provato a chiederne conto al direttore Angelo Dalpiaz.

"Non è semplicemente passibile, sono dati sballati - ci ha risposto Dalpiaz - Basti vedere il numero di interviste attribuito a Grandi, cinque, un numero fuori da ogni logica: Grandi, ne sono sicuro, lo abbiamo intervistato una volta sola."

Abbiamo girato le perplessità all'Agenzia Giornalistica Opinione che. dopo verifica, ha confermato le cinque interviste a Tarcisio Grandi, specificando date e orari "1 ottobre (ore 19), 12 ottobre (ore 19), 21(ore 19), 22 (ore 12.45), e sempre 22 (ore 19). Precisiamo inoltre che le due interviste trasmesse il giorno 22 sono diverse tra loro." Confermata quindi l'esattezza dei dati. rimangono intatte le perplessità. Anche perché un tale trattamento, così sbilanciato, se si ripetesse in questi giorni (cioè nel mese precedente la data delle votazioni). si configurerebbe come una violazione della legge della par condicio, e Tea incorrerebbe nelle ire (leggi sanzioni, da 50 a 200 milioni) dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.

Però in periodo elettorale, i messaggi, oltre che attraverso i telegiornali, passano attraverso le apposite rubriche di dibattito e confronto, che quest'anno sono fiorite soprattutto sulle tv private.

Infatti la Rai si è trovata assolutamente ingessata: "La Commissione di Vigilanza parlamentare ci ha dato delle disposizioni vincolanti e minuziose", ci dice il caporedattore Sergio Tazzer. Insomma. niente faccia a faccia, niente dibattiti, ma interviste rigidamente programmate, in cui il singolo candidato ha ottime possibilità di annoiare anche il pubblico più volonteroso. Di qui lo spazio per le private: ed ecco Rttr varare i "Faccia a faccia" subito dopo i Tg, e i dibattiti ( "Dibattito", titolo scontato, e "Uno contro tutti", titolo più brioso ma fuorviante): e Tca finalizzare alle elezioni e raddoppiare la sua tradizionale rubrica "Filo diretto" (con la possibilità per il pubblico di effettuare interventi telefonici). "E' per noi un grosso impegno, per il personale e per la proprietà - ci dice il direttore di Rttr Luigi Giuriato - Ma siamo lieti di sostenerlo, perché, dando spazio ad oltre 100 candidati, ampliando la discussione politica. forniamo un servizio pubblico, e contemporaneamente ci radichiamo di più nel territorio."

"Anche noi diamo un giudizio decisamente positivo della trasmissione - ci dice Dalpiaz di Tca - e lo ricaviamo dalle telefonale che riceviamo, così numerose da riuscire a mandarne in onda solo una parte."

Il successo delle trasmissioni è registrato dagli stessi candidati. che con un passaggio televisivo acquistano di colpo visibilità ( "Ieri sera ti ho visto alla televisione..." è la frase che più si sentono dire il giorno dopo). "Riusciamo a comunicare con una fascia di cittadini che non legge la cronaca politica sui giornali - ci dice Mauro Leveghi, di Trentino Domani - il che rende queste esperienze ancora più interessanti." Logica quindi la soddisfazione dei candidati, anche per via dell'imparzialità - unanimemente riconosciuta - dei conduttori.

Ma se poi le trasmissioni riescano ad essere anche avvincenti (e non si limitino a fugaci contatti del popolo dello zapping) e convincenti (contribuiscano a formare le opinioni politiche) è tutto un altro discorso. "Beh. sarebbe ingeneroso un confronto con le trasmissioni di Gad Lerner - ci dice Claudio Taverna, capolista di An - ci si dovrebbe confrontare con le tribune elettorali nazionali..." che notoriamente sono delle noie mortali. Ma l'accostamento a Lerner, che molti fanno, rimanda al problema del conduttore. I quali conduttori oltre a Dalpiaz per Tca, per Rttr ci sono Marcovecchio ( "Faccia a faccia") Pucci ("Dibattito") e Mantovan ( "Uno contro tutti"), gli ultimi due cronisti politici dei due quotidiani - usualmente pongono le domande, ma poi non incalzano. lasciano che il candidato, se vuole (e spesso vuole) divaghi, o risponda impunemente con solenni fesserie. "Sì, è vero, abbiamo scelto un basso profilo - ammette Mantovan - Un po' per mancanza di professionalità specifica; e soprattutto perché ci siamo prefissi di garantire una situazione di uguaglianza a tutti, e con ben sei candidati presenti, è difficile insistere con uno senza tagliare i tempi agli altri."

Quindi il candidato si trova ampi spazi liberi, anche perché il contraddittorio è molto limitato: ognuno si fa i fatti suoi. Gli scontri - a parte un mitico "dibattito" fra autonomisti sui loro litigi e scissioni - sono praticamente assenti. "Non è più il tempo in cui il conduttore doveva far litigare i politici, altrimenti non era contento - afferma Giacomo Santini, capolista di Forza Italia e giornalista Rai - E così chi si sbraccia e litiga dà un 'immagine negativa; la gente si è emancipata, vuole votare per rappresentanti responsabili."

"E ' vero, le parole d'ordine sono "governabilità" "stabilità" - conferma Mantovan - E' una situazione tutta diversa dalle precedenti elezioni del '93, quando la Lega era rampante, e 'era la Rete, e gli slogan erano "via i ladri" o "basta con gli statalisti".

Ma in questa situazione il candidato, garantito dal conduttore che non lo stana, tranquillo rispetto ai concorrenti che non polemizzano, può tranquillamente acquattarsi, e rispondere con il nulla. Anche sulle scelte nette, tipo sì o no sulla PiRuBi. su cui abbiamo visto traccheggiare l'assessore uscente Zanoni, che pur aveva appena presentato la variante al Pup. "Per un osservatore esterno sembra un dibattito fra marziani - ci dice un amico giornalista che lavora fuori provincia ma segue con attenzione le vicende trentine - tutto imperniato sul chi sia con chi, Grandi con Dellai, Dellai che non vuole Azzolini, Andreotti che non è capolista, ecc; mentre a livello nazionale c'è sì il solito teatrino, ma non nel momento delle elezioni. Nel '96 il Polo ha perso quando a un dibattito tv Giovanna Melandri ha chiesto: 'Non volete le tasse, non volete l'assistenza: e con la sanità, che volete fare', e quelli non hanno saputo rispondere."

Ma forse la lezione della Melandri è stata appresa, anche troppo, e all'incontrario. Nel senso che, per non perdere voti, la grande maggioranza dei candidati sfuma le posizioni: lo si è visto proprio in un dibattito sulla sanità, in cui il conduttore cercava di introdurre il tema dei limiti di spesa, delle scelte; e l'assessore e i candidati svicolavano da tutte le parti. "E' l'effetto della legge elettorale proporzionale, che non impone convergenze obbligate su blocchi e programmi contrapposti - ci dice Enrico Pucci, conduttore di "Dibattito" - "e allora in tanti sbiadiscono le posizioni, per prendere se ci si riesce voti da ogni parte, e per tenersi le mani libere per le future alleanze."

Interviste delle tv locali a politici e candidati (effettuate nel corso dei Tg nel periodo dal 15 settembre al 27 ottobre): Dati generali: 11 interviste Lorenzo Dellai; 7 interviste Tarcisio Grandi; 4 interviste Sergio Divina Nerio Giovanazzi, Claudio Taverna; 3 interviste Casagranda Sergio, Chiodi Wanda, Fedel Domenico, Murare Sergio, Puecher Andrea, Santini Enrico, Tretter Franco, Vedi Gianpietro, Willeit Carlo; 2 interviste Conci Vicini Paola, Savoi Alessandro, Tosadori Maurizio, Valduga Guglielmo, Alberto Pacher; 1 intervista Albergoni Stefano, Andreotti Carlo, Benedetti Marco, Bezzi Giacomo, Boldrini Leiio, Bondi Mauro, Cominotti Gianni, De Stefani Renzo, Gelmetti Giorgio, Giordani Marco, Gubert Renzo, Leveghi Mauro, Moser Francesco, Olivieri Luigi, Palermo Carlo, Pallaoro Dario, Raftaelli Mario, Roner Fausto, Scaglia Settimo, Vivaldi Ezio, Zampiccoli Ettore, Zorzi Giuseppe.

Dati per emittente

RTTR N°interv. Nome 3 Murare Sergio 2 Chiodi Wanda 2 Giovanazzi Nerio 2 Puecher Andrea 2 Tretter Franco 1 Bezzi Giacomo. Casagranda Sergio, Dellai Lorenzo. Divina Sergio. Gelmetti Giorgio. Giordani Marco. Grandi Tarcisio. Moser Francesco, Pacher Alberto. Taverna Claudio. Vedi Gianpietro, Willeit Carlo. Totale 23

Rai 3 Regione N°interv. Nome 2 Dellai Lorenzo 2 Grandi Tarcisio 2 Pacher Alberto 2 Savoi Alessandro 1 Albergoni Stefano,Fedel Domenico. Raftaelli Mario, Santini Giacomo.Taverna Claudio, Willeit Carlo. Totale 14 TCA N°interv. Nome 8 Dellai Lorenzo i 5 Grandi Tarcisio j 3 Divina Sergio 2 Casagranda Sergio. Conci Vicini Paola. Fedel Domenico. Giovanazzi Nerio, Santini Giacomo. Taverna Claudio. Tosadori Maurizio, Valduga Guglielmo. 1 Andreotti Carlo. Benedetti Marco, Boldrini Leiio, Bondi Mauro, Chiodi Wanda. Cominotti Gianni. De Stetani Renzo. Gubert Renzo. Leveghi Mauro. Olivieri Luigi. Pacher Alberto, Palermo Carlo. Pallaoro Dario, Puecher Andrea. Roner Fausto. Scaglia Settimo. Tretter Franco. Vedi Gianpietro. Vivaldi Ezio. Willeit Carlo. Zampiccoli Ettore, Zorzi Giuseppe. Totale 54

Metodologia della rilevazione Le rilevazioni delle presenze dei politici locali all'interno dei telegiornali locali è stata curata dall 'Agenzia giornalistica Opinione di Trento, unica in regione specializzata dal '92 in monitoraggio e rassegna stampa dei telegiornali locali e nazionali. I tg rilevati sono relativi alle tre emittenti che trasmettono in Trentino: Rai 3 Regione (edizioni ore 14.00, 19.30 e 22.45)Rttr (ore 12.15, 19.15) e Tca (12.45, 19.00). I notiziari vengono videoregistrati sette giorni su sette (è prevista anche una registrazione di sicurezza nel caso vi fossero guasti nella prima unita di registrazione) e poi vengono visionati con l'ausilio del computer, e codificati tutti i passaggi di interesse.