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QT n. 14, 14 luglio 2001 Monitor

Teatro e circo, una buona annata

Un’occhiata al programma e voilà: circo, musica folk, teatro alternativo con qualche sconfinamento nella fiaba, i fili conduttori di quest’edizione di Drodesera. Quasi inedito il primo che fa capo a quattro compagnie della nuova scuola circense. Banditi gli animali esotici, come tigri e elefanti, a divertirci saranno pagliacci, giocolieri, funamboli, trapezisti. Spettacoli di punta il Circo Parada - col clown Miloud e i suoi ragazzi di Bucarest - e il Cirque Bidon, l’ultimo in Europa a spostarsi in carrozzoni trainati da cavalli. Da seguire comunque anche il Circus Ronaldo e la Compagnie Armance Brown.

Dispiace, sul fronte musicale, l’assenza del jazz e specialmente del rock, relegato (non solo a Drodesera) a cenerentola delle rassegne. Il sound che va per la maggiore, e non possiamo farne colpa agli organizzatori, risponde oggi al nome di "folk". Musica popolare, efficace passaporto, ma non proprio a 360°, l’interesse sembra sempre più orientato verso i Balcani, il kletzmer e le cosiddette "province zingare d’Italia".

La cosa ci rallegra; è un modo intelligente per scoprire sonorità a noi vicine, eppure sconosciute. Ma il repêchage non va fatto a discapito di generi ormai consolidati. Pazienza per il jazz, che in qualche modo saprà cavarsela grazie a un nutrito gruppo di cultori, anche accademici; ma il rock? Speriamo di non vederlo confinato in quelle appassionanti, ma sporadiche occasioni come il Primo Maggio e la Festa dell’Unità… Detto questo, fra i gruppi proposti vi segnaliamo gli Spaccanapoli, che apriranno il 16 luglio, ad Arco, Drodesera 2001.

Ma passiamo al teatro, altro piatto forte della manifestazione. Non poteva mancare Pippo Delbono, che porterà in scena "Il silenzio", sul rovinoso terremoto di Gibellina, nella "lugubre" Centrale Fies. Qui vedremo anche il lavoro su Pinocchio di Virgilio Sieni: la fiaba come scontro di buio e luce, infanzia e vecchiaia, rapidità e lentezza. Aria più lieve con le restanti performance. Il Teatro delle Ariette propone uno spettacolo in forma di banchetto, cucina e serve a tavola gli spettatori. Ma credeteci, "cuochi" e "camerieri" sono attori. E così, esperienze sensoriali regalano anche i Lemming, soliti mascherare da teatro delle mezze orge. Per chi fosse interessato, c’è anche una (presunta) videoconferenza sullo scambio di coppia, in diretta dall’università di S. Marino.

Una buona annata per Drodesera, seppur debole - e solo in parte - nella varietà dei concerti.