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Cime Tempestose

Il 730 della Sacra Famiglia

Il signor A. P. sull’Adige ha rimproverato severamente Gianfranco Fini per aver dichiarato che il presepio, in fondo, è composto da extracomunitari. Che c’entra - si è chiesto il lettore - la Sacra Famiglia con “la grande massa multilingue e multirazziale, senza istruzione, denaro, casa, famiglia, cibi, vestiario, lavoro, che ha invaso e invade l’Italia e l’Europa”? Già, come dimenticare, infatti, che Cristo è nato da due ricchi dottori, proprietari di una bella tenuta, frequentatori di banchetti e abituali indossatori d’abiti di seta...

I love my country

Per non essere da meno, sullo stesso giornale, M. J. ha tuonato che non è possibile svendere la cittadinanza italiana agli immigrati dopo solo cinque anni di residenza, poiché la meritano “soltanto coloro che dimostrano di amare davvero questa terra”. Quella stessa terra che li fa lavorare in nero e dormire nelle baracche.

Giornalismo d’inchiesta

Il Trentino ha riportato la notizia della caduta di un crocifisso all’interno di un capitello votivo in Valsugana. Chi si potrebbe celare dietro quest’atto efferato? Un vandalo anticlericale? Una setta satanica? Un pericoloso terrorista? No, soltanto una croce troppo pesante per un chiodo arrugginito. Che scoop.

Pisciare fuori dal secchio

Il Comitato per il diritto alla salute in Valle di Non, dopo aver scoperto tramite una serie di analisi commissionate ad un laboratorio fuori provincia che nelle urine degli abitanti della valle sono presenti residui dei pesticidi, ha lanciato l’allarme, sollevando dei sospetti sulle analisi svolte dall’Azienda sanitaria. Un soggetto sottoposto alle analisi dalla Asl, infatti, ha dichiarato che il controllo dell’urina gli era stato proposto prima che in valle iniziasse il trattamento coi fitofarmaci. E perché, a questo punto, non proporlo a caso anche a chi non vive tra i meleti? Tanto, mica è una roba seria.

L’intelligenza delle mani

A Predazzo alcuni genitori hanno chiesto all’assessore Dalmaso di intervenire per rimuovere un maestro a loro detta così ignorante da insegnare ai bambini che il plurale della parola braccio è “bracce”. Bracce rubate all’agricoltura, per la precisione.

Lei non sa chi sono io

In un noto negozio d’abbigliamento del centro di Trento, in occasione dei saldi, un professore universitario ha scatenato un putiferio quando il commesso non gli ha applicato lo sconto su un abito del valore di 480 euro. L’esimio professore ha preteso che gli venisse riconosciuto un abbuono di 70 euro, nonostante il capo non risultasse tra quelli in saldo. A nulla è valso l’intervento del direttore del negozio che di fronte all’ira del docente, pur di chiudere la faccenda, ha concesso alla fine lo sconto desiderato. Barone da salotto. Anzi, da spogliatoio.

L’erba del vicino è sempre più verde

Un pensionato 82enne di Pergine è stato posto sotto processo poiché nel suo orto sono state trovate diverse piante di “cannabis sativa” con un principio attivo considerato fuori legge. In sua difesa l’anziano ha detto di usare i semi delle piante come mangime per le galline. Ma ciò non gli è bastato ad evitare l’incriminazione, partita dopo la denuncia sporta ai carabinieri da un vicino di casa, insospettito dalle piantine che crescevano nell’orto. Paladino della giustizia!

Io presto, tu presti, lui prende

Mario Marangoni, proprietario della omonima azienda di pneumatici di Rovereto, ha dichiarato che potrebbe fare anche a meno del denaro pubblico concessogli con un generoso leaseback dall’assessore Olivi e che sta già trattando con alcune banche per avere dei prestiti. “Così evito pure i vincoli della Provincia” ha dichiarato. Come quello, ad esempio, di non licenziare fino al 2013. Perché, sia ben chiaro, i soldi pubblici mica servono a salvare i posti di lavoro. Altrimenti che gusto c’è?

La riforma storna

Durante il Consiglio Provinciale straordinario sulla riforma della scuola, il consigliere Claudio Eccher ha denunciato il vero problema della scuola trentina, consistente secondo lui nel mancato obbligo per i bambini dello studio a memoria delle poesie. L’assessore Dalmaso, in risposta, lo ha assicurato che la preparazione scolastica sarà adeguata. La cavallina storna è salva. La scuola un po’ meno.

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