Turismo OK, ma non per i lavoratori
Sono lusinghieri i risultati della stagione turistica estiva appena conclusasi. Lo sostiene la Provincia, che tramite il servizio statistica certifica un aumento dell’1,7% di presenze e del 3,5% degli arrivi rispetto al 2006. In assoluto le presenze tra giugno e settembre hanno superato soglia 5 milioni, bissando così la stagione record del 2001.
E’ certo un bene che il settore turistico continui a svilupparsi. Peccato che ne beneficino solo gli imprenditori mentre ai lavoratori restano le briciole.
Ormai da 13 anni non si riesce a chiudere il rinnovo del contratto integrativo territoriale del settore turistico. Le migliaia di lavoratrici e lavoratori del settore oltre ad essere spesso stagionali, non godono neppure del diritto agli aumenti minimi accordati, nella contrattazione di secondo livello, a molti colleghi di altri settori produttivi. Ciò accade per la sordità di una classe imprenditoriale capace solo di battere cassa in Provincia. Così quest’anno agli albergatori non entreranno in cassaforte solo gli introiti di una stagione positiva, ma anche gli sgravi sull’Irap e il condono della tassa sul turismo, ennesimo omaggio della giunta provinciale ad un settore sempre più ricco e sempre più ripiegato su se stesso".
Per la Filcams Cgil è quindi ora che gli albergatori siedano al tavolo della trattativa per riconoscere ai lavoratori gli aumenti di stipendio che attendono da quasi tre lustri. Gli imprenditori la smettano di fare le Cassandre e di lamentarsi che il turismo va sempre peggio, solo per evitare di pagare quanto devono. I dati li smentiscono. E’ quindi ora di tornare al tavolo e di concludere la trattativa sul rinnovo del contratto provinciale. Se il turismo trentino tira ancora, il merito va infatti anche alle migliaia di addetti del settore.
Ezio Casagranda, della Filcams Cgil del Trentino