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QT n. 9, 3 maggio 2003 Scheda

Il fronte dei media

Paolo Moiola

Tutti i principali canali televisivi e i giornali nazionali del Venezuela sono in mano all’opposizione. Non esiste alcun tipo di "par condicio". Il presidente non viene soltanto criticato (come giusto e normale), ma deriso e insultato.I maggiori canali televisivi sono:

- Canale 2, "Radio Caracas Televisión" (di Marcel Granier)

- Canale 4, "Venevision" (Gustavo Cisneros)

- Canale 10, "Televen" (Omar Camero)

- Canale 16, "Globovision" (Federico Ravell).

Sul fronte opposto c’è Canale 8, "Venezolana de Televisión", la piccola televisione statale da dove, ogni domenica, parla Chávez in prima persona nell’ambito di un programma chiamato "Aló Presidente". La trasmissione è prolissa (può durare delle ore) e spesso non rende un buon servizio al presidente, che ha nella sua incontinenza verbale un importante punto debole.

Sono totalmente schierati con l’opposizione anche i due principali quotidiani del paese: "El Nacional" (di Miguel Henrique Otero) e "El Universal" (Andrés Mata Osorio).

Vanno inoltre segnalati due siti Web particolarmente virulenti nei confronti del governo Chávez e dei suoi sostenitori:

- www.reconocelos.com

- www.militaresdemocraticos.com

Il primo sito è una sorta di moderna lista di proscrizione, dove appare il volto ("Nunca olvides estas caras"), il curriculum e le abitudini di chiunque collabori e abbia collaborato, a qualsiasi livello (dai ministri ai giornalisti), con il governo; gli utenti del sito possono inviare i loro commenti-invettive. Nella lista si trovano, ad esempio, la dottoressa Osorio, colpevole di essere una ministra del governo, o il giornalista Ernesto Villegas, reo di lavorare alla televisione di stato.

Il secondo è invece il sito dei militari dissidenti che hanno il loro quartier generale in piazza Altamira.