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Valsugana e centrali a biomasse

Luigi Francesco Traverso

Ho letto tempo fa che un’azienda di Novaledo sarebbe intenzionata a realizzare una centrale a biomasse a trigenerazione. Ho letto anche che l’intenzione sarebbe quella di diminuire il consumo di gas metano da sostituire con l’energia appunto ricavata dalla centrale cogenerativa.

I conti, alla fine della storia, potrebbero quadrare per l’azienda proponente, ma siamo sicuri che per la gente e per l’ambiente non ci siano controindicazioni?

Un dubbio mi tormenta: la combustione di biomasse in alternativa alla combustione di gas metano comporterà probabilmente maggiori rilasci di inquinanti nell’aria, se si considera che la combustione del metano è una delle meno inquinanti in assoluto. Non vorrei che l’esercizio della centrale a biomasse potesse prevedere l’utilizzo di CSS (Combustibile Solido Secondario), sigla quasi sconosciuta alla gente che sarebbe utile che gli esperti spiegassero meglio.

Un altro dubbio riguarda il fatto che l’azienda proponente nulla ha a che fare con la

produzione di biomasse vegetali e che si parli di potature, che troppe volte subiscono trattamenti chimici importanti con probabili controindicazioni in caso di combustione.

Alcuni giorni dopo apprendo un’altra notizia simile: ai Fosnoccheri di Pergine la Stet sta ancora elaborando per costruire una centrale a biomasse. Ho letto di business plan molto interessante.

Vorrei tanto sapere se nel “piano degli affari”, oltre a calcolare gli importanti incentivi statali, sia previsto anche l’eventuale disagio che subirà la gente.

Vorrei tanto sapere se verranno realizzati preliminarmente studi, a tutela della collettività, in merito alle emissioni nell’aria di sostanze volatili (pm10 pm2,5, ossidi di azoto, diossine?) e se dette immissioni miglioreranno o peggioreranno l’attuale qualità dell’aria.

Vorrei tanto sapere se è vero che la Valsugana è al imite dell’inquinamento atmosferico dovuto a immissioni nell’aria di vario genere.

Vorrei infine sapere se c’è poi tutta quasta biomassa da bruciare, oppure se il CSS la farà da padrone, trasformando questi impianti in termovalorizzatori mascherati, con le conseguenze che i tecnici sono sicuramente in grado di spiegare.

Sono convinto che la combustione per produrre energia sia uno dei metodi più antichi e obsoleti che esistano e che non ci possano essere interessi di parte che possano prevalere sulla collettività.

Sarebbe il caso di riflettere e di approfondire.

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