Le povere acque del Garda
Nel nome del turismo non si deve turbare la bellezza del lago parlando del crescente inquinamento delle acque
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Nei primi anni Cinquanta noi bambini si beveva l’acqua della Sarca e pure quella del lago di Garda, durante i nostri giochi sulle loro sponde. E oggi?
Purtroppo è dimostrato da recenti approfondite analisi (espletate anche da organismi ufficiali) che è in atto una pericolosa trasformazione della salubrità delle nostre acque lacustri. Il ritrovamento in esse di alte percentuali di metalli pesanti ed altri malefici componenti, le contamina e, se a questo stato negativo non si porrà rimedio, potranno determinarne la morte per asfissia. E tutt’intorno tace! Non possiamo portare nocumento ai portatori d’interesse con tali notizie: sono ben 24 milioni le presenze annue sulle nostre sponde rivierasche, un enorme giro d’affari! Il lago muore? Silenzio, l’importante è che appaia stupendo nel suo azzurro, nei suoi romantici colori d’albe e tramonti.
Vogliamo rompere questo assordante silenzio? Siamo ancora in tempo per salvare il salvabile.
Dal nostro lago di Garda, un grido d’aiuto. Non voltiamogli le spalle, riportiamolo a nuova vita; le prossime generazioni ne trarranno beneficio.
Meditiamo gente, meditiamo, e divulghiamo.