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La Giunta e la banda larga

La Giunta provinciale non intende assumersi nessun impegno riguardo al completamento della rete della banda larga e della banda larga ultraveloce in Trentino. Questo il succo della risposta del Presidente Fugatti, letta in aula dall’assessore Gottardi, rispetto a un ordine del giorno del M5S che chiedeva di stilare una relazione programmatica per conseguire gli obiettivi minimi a sostegno della rete chiesti anche da tutte le parti sociali.

Tutti a gran voce chiedono di completare la rete, ma Trentino Digitale Spa non fornisce gli atti richiesti, la commissione competente si rifiuta di convocare i componenti del consiglio di amministrazione in audizione e la Giunta provinciale fa orecchie da mercante anche quando si tratta di assumersi quel minimo di responsabilità che l’Autonomia richiederebbe.

Al contrario, la maggioranza a trazione leghista scarica tutte le responsabilità sul Governo, rispedendo al mittente le sollecitazioni dei soggetti economici e della società civile per quanto riguarda l’infrastruttura digitale e i costi per accedervi... autonomi solo quando vogliono loro insomma!

Il problema non riguarda solo le aree periferiche “a fallimento di mercato” (alla faccia degli Stati generali della Montagna!), ma anche le aree del fondovalle urbano. Si riempiono la bocca parlando di produttività, ma poi permettono che si crei un deficit digitale inaccettabile che impedisce al Trentino e ai Trentini di competere alla pari con gli altri territori regionali europei.

I danni li paghiamo non solo sotto il profilo della performance economica, ma anche sotto il profilo sociale, visto che le prime a soffrire sono le famiglie con gli studenti che devono seguire la didattica a distanza e i lavoratori impiegati con la modalità del cosiddetto lavoro agile.

La maggioranza politica trentina non se ne cura e scarica. Benissimo. Basta che se domani lo Stato dovrà intervenire a colmare le sue lacune, la Giunta non strepiti per prendersi meriti che non ha, o peggio strilli contro la violazione delle prerogative dell’Autonomia, visto che i suoi membri non si sono nemmeno degnati di dare una motivazione seria al loro comportamento pilatesco.

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