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QT n. 9, settembre 2022 Servizi

QT-Leaks: uno strumento per la trasparenza

È attivo il sito qtleaks.it per inviare alla redazione di QT segnalazioni e documenti (anche scottanti) in assoluta sicurezza.

Da sempre giungono periodicamente al nostro indirizzo lettere anonime con segnalazioni di casi di corruzione, illeciti, episodi di malgoverno: da che esiste la posta elettronica (rischiosa per questo tipo di comunicazione) sono tra le poche normali lettere che riceviamo. Ma questi inviti a indagare restano quasi sempre senza un seguito, perché una inchiesta giornalistica richiede documenti e testimonianze precise che per timore di ritorsioni questi nostri anonimi corrispondenti non si sentono di darci.

Ci viene ora in aiuto la tecnologia. Ispirandoci a Wiki Leaks, l'organizzazione fondata da Julian Assange, intendiamo raccogliere, attraverso la creazione della piattaforma qtleaks.it, testè attivata, segnalazioni e documenti che contengano informazioni su tematiche - prevalentemente di interesse provinciale - meritevoli di indagine e di divulgazione. In particolare, in questo momento ci interessano documenti relativi ai seguenti argomenti: la lista di beneficiari del transito gratuito in A22; i documenti relativi alla gara d’appalto dell’Ospedale NOT; quelli riguardanti l’Ospedale di Cavalese: bilancio, costi e ricavi del concerto di Vasco Rossi, compreso il numero di ore dedicate da personale provinciale e volontari; la delibera secretata di rimozione del dirigente ex responsabile del Servizio di Polizia amministrativa della Provincia; documenti relativi al peggioramento dei servizi della sanità trentina.

E ancora: carte riguardanti la corruzione nel settore del porfido, l’agricoltura intensiva e conseguenti danni ambientali, sviluppo turistico e devastazioni ambientali, inquinamento e piani di bonifica dei terreni di Trento nord ex-SLOI, la lista degli alloggi turistici fantasma dell’Alto Garda, i controlli fatti od omessi per emissioni di acciaierie, cementifici, discariche, sversamenti.

Se sei in possesso di documenti su questi temi o altri che ritieni importanti, se sei pronto a condividerli, ti basta aprire il sito, cliccare su “Invia Segnalazione” e caricare i documenti con un commento opzionale. Se vuoi aprire un dialogo con la redazione puoi prendere nota del codice di 16 cifre e usarlo per controllare periodicamente le eventuali note della redazione.

Di norma cercheremo di lasciare una nota al massimo entro una settimana.

Suggerimenti per una segnalazione anonima

Non servono le competenze di James Bond per recuperare qualche documento di interesse pubblico che rimane segreto e farlo uscire in maniera anonima. Tuttavia alcune accortezze sono d’obbligo, visto che la legislazione, che lentamente sta estendendo le tutele ai segnalanti (vedi QT di luglio/agosto, pag. 41) nella pratica non è ancora sufficiente.

Un'altra motivazione del desiderio di anonimato è lo stigma del traditore. Anche se far uscire informazioni che svelino qualche malefatta dei pubblici poteri è cosa buona e giusta, le persone dell’organizzazione dalla quale sono uscite le informazioni saranno, nel migliore dei casi curiose di sapere chi è il “traditore” (o “l’infame”), ma anche possono voler punire o mobbizzare. Per questo è importante che il segnalante si tuteli, cercando di lasciare meno tracce possibili del suo coinvolgimento. Suggeriamo a questo scopo di non usare un dispositivo (computer, telefono) gestito dall’organizzazione per inviare i dati a qtleaks.it e di copiare invece i documenti su una chiavetta USB per poi caricarli tramite un altro computer del quale si ha il controllo.

Questi accorgimenti dovrebbero bastare, ma se vuoi ancor maggiore sicurezza, perché i tuoi superiori sarebbero particolarmente incarogniti con chi ne svelasse le malefatte, vedi sul sito qtleaks.it le ulteriori possibili azioni.

Quanto a noi, per tutelare la tua sicurezza ci impegniamo a non rivelare particolari che potrebbero aiutare l’individuazione dell'informatore (ad esempio, se questi fosse potenzialmente fra i destinatari di un’email caricata, i destinatari saranno omessi) e a non pubblicare alcuna parte delle carte ricevute che possa far risalire al segnalante. Inoltre manterremo criptati i documenti sui dispositivi di archiviazione, per tutelare le fonti anche nel malaugurato caso di furto o sequestro.

Infine, distruggeremo i documenti quando non siano più necessari, per esempio nel caso in cui questi siano stati resi pubblici a seguito di domande d’accesso pubblico agli atti o a seguito di interrogazioni consiliari o parlamentari oppure di azioni giudiziarie.

Aspettiamo vostre notizie.

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