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QT n. 10, ottobre 2022 Servizi

Lo skywalk di Mezzocorona

Un singolare progetto di valorizzazione del centro rotaliano

A partire dalla metà di settembre molti abitanti di Mezzocorona hanno rivolto il naso all’insù, verso il margine superiore della parete rocciosa che incombe sulla borgata, incuriositi dalla piccola colonna di fumo (in realtà di polvere) che si eleva dallo strapiombo e dal continuo lontano rumore meccanico. Un grosso trapano scava nella roccia a oltre 800 metri di quota. E si tratta solo dell’antipasto, perché tra qualche tempo si assisterà a frequenti voli dell’elicottero per il trasporto in quota del materiale da costruzione. Cosa sta succedendo?

La risposta si trova sul cartellone infisso da poche settimane all’uscita della stazione a monte della funivia che collega la borgata col Monte di Mezzocorona. È iniziata la parte più consistente dei “Lavori di valorizzazione del patrimonio natur alistico ed ambientale del Monte di Mezzocorona”, costo delle opere 2.137.730 euro per la realizzazione di uno skywalk (una piattaforma di osservazione panoramica) a sbalzo sul vuoto e quindi, a qualche centinaio di metri di distanza, la costruzione di un lungo ponte “tibetano” che attraverserà un profondo burrone. Opere che potrebbero sembrare delle americanate, ma che per gli amministratori di Mezzocorona dovrebbero dare sviluppo alla piccola località dove sorgono due piccoli alberghi/ristorante e qualche decina di seconde case, quasi tutte di proprietà delle famiglie storiche (e spesso facoltose) della borgata.

Per realizzare lo skywalk è stato necessario disgaggiare la parete rocciosa e proteggere poi con reti metalliche la zona del cantiere (a circa 850 metri sul livello del mare), da qui la chiusura per alcuni giorni del sentiero sottostante. Il sentiero che sale da Mezzocorona al Monte, grazie alla sua esposizione favorevole ed alla possibilità di utilizzare per il ritorno la piccola funivia è molto frequentato in tutte le stagioni ed è stato sede negli ultimi anni di record del mondo di ascesa nelle 24 ore.

Come spesso succede, venuti a conoscenza dei lavori solo a cantiere aperto, qualcuno dei molti fruitori (atleti o normali escursionisti) del monte ha storto il naso, ma non si ha notizia di un dissenso diffuso e i pochi critici appaiono rassegnati, visto che “oramai non si può più tornare indietro”.

Rendering del ponte “tibetano”

Ma le intenzioni dell’amministrazione comunale di Mezzocorona non erano state tenute segrete, anzi. Sono almeno otto anni che si lavora per attuare il progetto. Sulla stampa locale se ne è parlato spesso, in varie occasioni: ricerca del finanziamento, approvazione delle necessarie modifiche urbanistiche , ecc. e numerose sono i passaggi amministrativi di cui si è avuta pubblica notizia.

A proposito di finanziamenti, il progetto venne messo in lista d’attesa per l’accesso al fondo strategico territoriale gestito dalla Comunità di Valle ed in concorrenza con i progetti e le proposte di vari comuni della Rotaliana. In quell’occasione, era il maggio 2017, a proposito dello skywalk e del ponte tibetano, L’Adige parlò di “un’idea fantastica per costruire una terrazza panoramica sulla Rotaliana soprattutto per incentivare il turismo dell’intera zona”.

Sempre in quell’occasione, in presenza dell’assessore provinciale dell’epoca (Daldoss), dimostrando un’indiscutibile abilità organizzativa , il Comune di Mezzocorona riuscì a portare all’interno della riunione pubblica numerosi suoi “partigiani” che al momento di votare sui vari progetti, appoggiarono quello dedicato alla valorizzazione del Monte.

È vero che le preferenze popolari espresse in quella riunione avevano un valore solo consultivo mentre sarebbe toccato alla conferenza dei sindaci stabilire le priorità e decidere quale progetto sarebbe stato il primo ad essere finanziato; ma sta di fatto che di lì a qualche tempo vennero stanziati due milioni di euro a favore di skywalk e ponte tibetano.

Sempre a proposito del consenso che a livello locale sembra raccogliere l’iniziativa, va ricordato che le ultime elezioni amministrative hanno confermato sindaco Mattia Hauser con una maggioranza del 70% , forse anche perché quel progetto era centrale nel programma elettorale della sua lista civica; lista nella quale erano confluiti anche alcuni rappresentanti della ex opposizione non più in grado di ripresentarsi con una candidatura alternativa.

Negli anni precedenti l’attivazione del nuovo cantiere sono state spese diverse centinaia di migliaia di euro per migliorare il parcheggio, le stazioni partenza e di arrivo della piccola funivia, gli arredi e la cartellonistica. L’opposizione di allora (2016-2018), una lista civica che raccoglieva esponenti di area Upt e Pd, non aveva fatto mancare il proprio stimolo, in particolare sulla situazione della funivia.

Una delle richieste dell’opposizione era stato l'invito a riflettere sull'opportunità di aumentare la capienza della funivia (attualmente le due cabine non possono ospitare più di sette passeggeri) anche per esigenze di sicurezza come il trasporto di eventuali infortunati. Infatti, dicevano gli oppositori, non ha molto senso impegnare risorse per richiamare ospiti se poi questi devono, come succede in molti fine settimana, spazientirsi nell’attesa di salire in cabina.

Ora, ma non è ufficiale, sembra che il comune di Mezzocorona sia a buon punto nella ricerca di finanziamenti per la “nuova” funivia.

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