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La lezione di Genova/4

Graziano Ferrari

Leggendo sull’Adige di sabato 28 luglio l’intervento del segretario dei DS Bondi "La sinistra e la destra", vorrei fare alcune considerazioni sulla politica dei DS rispetto al pacifismo e alle guerre che li ha visti protagonisti in questi ultimi anni: Kossovo, Palestina, e Genova con le dovute proporzioni.

Bondi raccoglie le sue sensazioni all’interno dei DS e dice: "Un partito forse in crisi ma... capace di analizzare politicamente e non solo sentimentalmente i fatti accaduti".

Cosa significa per il signor Bondi analizzare politicamente, forse dire tutto e il contrario di tutto? Partecipo e poi non partecipo? Prima ho organizzato il G8 poi vado a manifestargli contro? Questo è buono e l’altro è cattivo? Dimenticarsi del passato recente? A Goteborg chi c’era a rappresentare il Governo italiano al G8 ?

Continua Bondi con le sue sensazioni: "Diversi sarebbero stati i risultati del vertice (oltre che diversa la gestione dell’ordine pubblico) se fossero stati presenti Al Gore e Rutelli (...) Una logica di preparazione allo scontro a cui si doveva però rispondere con la forza della ragione e non con gli appelli sconsiderati di Agnoletto e Casarini alla conquista fisica della zona rossa (...) Casarini si è presentato in TV mostrando bossoli sparati dai carabinieri e incitando ad una ‘adeguata’ risposta: di pacifico in Casarini i DS trovano ben poco e nulla desiderano spartire con tale personaggio".

Sembra incredibile ma questo Bondi dei DS sta facendo della schizofrenia politica un metodo d’analisi. Ma cosa ha significato e significa oggi per i vertici di questo partito la guerra del Kossovo, sostenuta, partecipata e rivendicata? Cosa significa l’equidistanza sulla guerra in Palestina che sta distruggendo un popolo e qualsiasi ragione di pace? Le bombe "umanitarie" erano un esempio di etica pacifista? Prima li ammazziamo poi arriviamo con le coperte ed i medicinali: bell’esempio il pacifismo mostrato dai vertici DS ,o forse a Trento sono buoni, è a Roma che fanno i cattivi.

Bondi è preoccupato "per quello che potrebbe succederci se volessimo tornare in piazza per manifestare".

Certo che per tornare in piazza a manifestare bisognerebbe esserci già stati! La piazza è sempre luogo che offre le sue opportunità. Genova è stato luogo di massacro ed uccisione, ed anche se c’erano i Black Blok che si sono prestati alle provocazioni, a massacrare di botte e ad uccidere erano persone con altre divise, che forse così hanno sinceramente espresso il loro livello ideologico; speriamo che non siano tutti così.

Bondi e la proposta di governo: "Al centro sinistra, se vuole continuare ad essere una proposta di governo credibile per il Paese, non resta che prendere le distanze dai Casarini di turno". Sono d’accordo con Bondi che se si vuole governare bisogna prendere le distanze dai Casarini di turno, perché oggi in particolare governare significa negare la democrazia per i popoli, democrazia che si esprime anche nelle più elementari opportunità della vita di tutta la popolazione globale quali lo stesso diritto alla vita, alla salute, istruzione, all’espressione, al lavoro, alla dignità della persona, diritti che con le politiche liberiste sembrano privilegi per pochi. Per governare i riferimenti-valori sono incarnati nelle finanziarie, nelle multinazionali, nello sfruttamento selvaggio delle risorse naturali e dell’uomo.

Bondi post scriptum: "Molti amici della sinistra hanno invitato al non voto perché tanto fra destra e sinistra non vi sono sostanziali differenze. Chissà se hanno cambiato idea".

E’ veramente penoso questo atteggiamento, che dimostra chiaramente la pochezza della politica di questi dirigenti. Si deve capire la differenza tra la destra e la sinistra dal numero di manganellate che si prendono. Se il Governo Berlusconi si può permettere di palesare un atteggiamento fascista, bisogna che la cosiddetta sinistra di governo provi a capirne le ragioni guardando dentro se stessa e le scelte sciagurate che ha prodotto in questi anni di governo.Troppo semplice e comodo scaricare su Agnoletto e Casarini o criminalizzare settori del movimento anti G8. Bondi e compagnia si diano una ripassata in casa prima di dare lezioni comportamentali a chi in piazza ci lavora, ci vive e ci muore.