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QT n. 10, 21 maggio 2005 Servizi

Valdastico: come si crea un’opinione pubblica

Storia illustrata di strade e manipolazioni dell'informazione: in due puntate, per il momento senza un finale.

Emanuele Curzel

L’antico incubo: le prime PiRuBi

Alla fine degli anni ‘60 il progetto è di portare l’autostrada in Alta Valsugana: viene bloccato anche dall’opposizione dei trentini (la Bassa Valsugana temeva di venir marginalizzata in quanto esclusa dai flussi di traffico!). Negli anni ’80 è il sindaco di Rovereto, Michelini, a spingere per una nuova versione, con uscita in Vallagarina. Il progetto naufraga per l’evidente insostenibilità economica.

1995: nasce la nuova A31

Prevede l’uscita in valle dell’Adige. Committente del progetto: Autostrada Brescia-Verona-Vicenza-Padova. Realizzazione: Studio Idroesse Padova

Secondo i dati Idroesse, l’A31 porterebbe ad una riduzione del traffico in Valsugana, nell’anno 2020, tra i 2.000 e i 3.000 veicoli al giorno (su 13.000, a Primolano; su 50.000, a Trento); con un aumento più che corrispondente di traffico in Valle dell’Adige.

Nello stesso anno 1995 Giacomo Santini, europarlamentare di Forza Italia, organizza a Pergine un incontro intitolato: "Valsugana, un futuro da camera a gas", nel quale l’A31 è presentata come una possibile soluzione al problema del traffico sulla SS 47. Lo slogan è fortunato: che sia merito suo o meno, è da quel momento in poi che la Valdastico comincia a non essere più vista come una nuova strada per collegare la valle dell’Adige al Veneto, ma come la soluzione ai problemi di traffico della Valsugana.

Giugno 2000: sulla stampa locale trapelano voci. Vi sarebbe uno studio secondo il quale l’A31 è in grado di togliere alla Valsugana 25.000 veicoli.

22 giugno 2000: L’Adige pubblica i dati, prodotti dalla Ata Engineering di Arco per la Giunta provinciale. Nel 2010 traffico dimezzato!

Sulla Valsugana (seconda, terza e quarta riga: la prima è l’A22) fino a 23.000 veicoli in meno! POSSIBILE?

Fonti: L’Adige, 21 e 22 giugno 2000; Vita Trentina, 25 giugno 2000

Ecco lo studio della Ata Engineering!

Leggendo si scopre che… Per togliere 23.000 veicoli alla Valsugana si dovrebbero porre sulla SS 47 divieti, rotatorie, semafori, riduzioni della carreggiata che nessuno ha mai proposto, previsto o considerato possibili.

La prospettiva realistica è meno esaltante: la riduzione di traffico sta tra i 2.600/5.000 su 16.000/18.500 veicoli (a Primolano) e i 4.600/10.500 su 42.500/48.500 (a San Donà/Trento).

Ma come è possibile che diminuzioni (e aumenti) del traffico non siano pari in valore assoluto?

Fonte: L’Adige, 17.10.2001

Inoltre: secondo la stampa, lo studio era stato preparato per la Giunta… ma per l’assessore Grisenti non è mai esistito!

Fonti: "L’Adige", 22 giugno 2000; "Idee per l’Alternativa", novembre 2001; risposta a interrogazione in data 25 settembre 2001 (pubblicata su "Consiglio Provinciale- documenti" 246); "L’Adige", 23 ottobre 2004)

Lo studio Ata Engineering – con dati dubbi e poco esaltanti, sconfessato dallo stesso Grisenti – ha però rafforzato, nell’opinione pubblica, un’idea precisa…

"L’Adige", 24.6.2000

"Alto Adige", 7.7.2001

(continua)