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QT n. 10, 19 maggio 2007 Scheda

Dichiarazione di Bressanone del 12 maggio 2007

  1. Stiamo assistendo ad una campagna che, complice la Provincia di Bolzano, vuol far credere in modo arrogante ed anti-democratico che la realizzazione del tunnel del Brennero sia "cosa fatta" e non più arrestabile. Non è vero! Sono ancora molti i punti di domanda. Quanti mezzi pesanti si possono effettivamente spostare su rotaia? Quanti miliardi di Euro verrà a costare questo progetto? Chi farà fronte a questa spesa? Chi ci può garantire che i presunti vantaggi possano essere maggiori dei costi e degli effettivi svantaggi? Noi ci opporremo a questa realizzazione fino a quando questi quesiti non avranno ottenuto risposte esaurienti ed invitiamo le rappresentanze dei cittadini di tutta la provincia ad opporvisi fermamente con ogni mezzo.
  2. Pretendiamo un referendum popolare con un risultato che sia vincolante per la Giunta Provinciale, preceduto da una cam-pagna di informazione trasparente che lasci spazio ad una discussione a tutto campo per poter confrontare i vantaggi e gli svantaggi del attuale progetto del traforo di base del Brennero.
  3. Ancor prima del referendum, come base per ogni ulteriore decisione riferita ad un’eventuale costruzione del traforo, riteniamo necessaria la sottoscrizione da parte degli Stati interessati all’opera e la Comunità Europea di un contratto di stato vincolante che, nel caso venga effettivamente costruito il tunnel di base, garantisca e proibisca qualsiasi passaggio di camion "di transito" su autostrada e/o strada.
  4. Non vediamo ragione per la quale debbano essere i cittadini, attraverso le imposte erariali, a farsi carico non solo degli esorbitanti costi di costruzione e finanziamento prima, ma bensì anche degli enormi deficit di gestione e manutenzione poi!
  5. Il denaro proveniente dal ventilato "finanziamento trasversale" dell’A22 è denaro pubblico! Questi fondi potrebbero e dovrebbero essere subito investiti in opere che porterebbero immediatamente effetti positivi sulla cittadinanza, come misure atte alla riduzione dell’inquinamento acustico ed atmosferico, investimenti d’ammodernamento della linea ferroviaria e sostituzione dei mezzi rotabili con carrozze e vagoni più silenziosi. 
  6. Noi concordiamo con le tesi ed appoggiamo le richieste del "Memorandum del Brennero" e delle "Dichiarazioni di Prati di Vizze", secondo le quali devono venir introdotte subito misure che siano in grado di abbattere le ripercussioni negative sulla popolazione del traffico pesante di transito: divieto di transito notturno fra Verona e Rosenheim, aumento ed adeguamento del pedaggio autostradale al livello austriaco e svizzero, realizzazione ed introduzione di un sistema settoriale di trasporto delle merci, un programma di controllo dei mezzi pesanti efficiente ed a tappeto e, non per ultimo, un ammodernamento dell’intera rete ferroviaria alpina, già oggi capace di trasportare tutte le merci trasportate attraverso l’arco alpino.