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QT n. 16, 26 settembre 1998 Cover story

Economia

Margherita: Viene indicata anzitutto la necessità di indirizzare lo sviluppo economico attraverso una strategia complessiva "interassessorile e intersettoriale"; che poi però non viene esplicitata, e forse contraddetta da un lungo elenco di interventi settoriali.

DS: Lo sviluppo del 2000 viene incardinato sulla sostituzione del modello dei contributi, con un nuovo modello: basato su qualità della formazione, cultura imprenditoriale, agganci con la ricerca, e agili rapporti con un ente pubblico efficiente.

Trentino Domani: Nuova fase di crescita, affidata principalmente "a iniziative di alto contenuto tecnologico; è disastroso affidare solo al turismo e all'economia rurale la crescita del territorio. Sono le attività manufatturiere della piccola industria e dell'artigianato, se sostenute da reti di ricerca e innovazione, a creare cultura e ricchezza".

Rifondazione Comunista: In un quadro di ricontrattazione dei vincoli europei, inversione di tendenza dello sviluppo, basato sui valori invece che sulla ricerca del profitto. Basta con i contributi a pioggia ma servizi qualificati, utilizzando le competenze dell'Università.

Forza Italia: "I tre punti di, forza su cui ha poggiato finora l'economia trentina - territorio, autonomia, cooperazione- non bastano più ". Questo il dato di partenza: ci si ripropone di "rimodellare i punti di forza" da una parte, di "irrobustire i punti deboli" dall'altra. Come? Sviluppando i collegamenti e sfruttando le possibilità offerte dalle istituzioni europee; favorendo l'imprenditoria giovanile; sviluppando il metodo della concertazione governo-imprese-sindacati.

Alleanza Nazionale: No all'industrializzazione "drogata dai contributi" e a quella incompatibile con l'ambiente; no ai Centri Commerciali. Sì alla semplificazione burocratica e alla defiscalizzazione a favore soprattutto delle piccole realtà autonome.

Patt: Il partito di governo rivendica il varo dell'Aspe (Azienda speciale per l'energia, il solito carrozzone?) e "l'ampliamento delle possibilità di intervento della Tecnofin riformata" (sono gli unici: tutti gli altri parlano di "profonde riforme" "revisione del ruolo" della finanziaria pubblica). Le proposte sono titoli molto generici (sostegno alla piccola-media impresa, attuazione del progetto montagna, viabilità...)

Lega Nord: Liberisti si o no? I leghisti da una parte levano inni al mercato e propongono la "privatizzazione di ogni attività economica gestita dall'ente pubblico"; dall'altra vogliono riservare le gare d'appalto alle imprese locali, e proteggere i commercianti con le licenze e il blocco dei centri commerciali. Proposta di un "parco scientifico-tecnologico di economia alpina per produrre ricadute sul territorio".

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